MINORI. Calo nascite, Moige: crisi economica no unica causa
Politica poco lungimirante, serve sistema fiscale no penalizzante
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 20 giu. - La crisi economica non è l'unica causa del calo delle nascite che, per l'Istat, continua anche nel 2013. Lo sostiene Maria Rita Munizzi, presidente nazionale del Moige, il Movimento dei genitori.
L'istituto di statistica ha diffuso i dati che confermano come il numero dei nati sia calato rispetto al 2012 (-19.878, pari a -3,7%), "seguendo un andamento già registrato a partire dal 2009".
Il presidente del Moige, al riguardo, si domanda "quando potremo commentare un'inversione di tendenza? Il calo delle nascite non ci stupisce, ma, certo, lascia l'amaro in bocca, sono anni, ormai, che si parla di inverno demografico e i 4mila in meno nati negli ultimi cinque anni confermano un triste trend- spiega all'agenzia Dire- La colpa non è da addebitarsi solo alla crisi economica, che pure fa la sua parte, ma la denatalità è iniziata 'prima', non ne è quindi una 'conseguenza', anzi, probabilmente ne è una delle cause remote e strutturali. Da una parte la crisi di valori, dall'altra una politica molto poco lungimirante nei confronti delle famiglie, portano a questo risultato".
Secondo Munizzi "il trattamento fiscale dei redditi familiari, previsto dall'attuale normativa italiana penalizza fortemente le famiglie italiane e, per questo, è stato sottoposto a numerose critiche, che si basano soprattutto sul fatto che la tassazione separata comporta, a parità di reddito complessivo, un onere fiscale più elevato per le famiglie monoreddito rispetto a quelle bireddito e sul fatto che la presenza di familiari a carico determina una diminuzione di capacità contributiva di cui si tiene conto solo in maniera limitata".
È necessario, continua, "arrivare ad avere un sistema fiscale come ad esempio quello francese basato sul quoziente familiare che tenga conto del reale costo dei figli, andando comunque oltre il sistema che prevede bonus e detrazioni o deduzioni.
Attualmente, il sistema fiscale vigente è talmente penalizzante per le famiglie, in particolare per quelle numerose e monoreddito, che in Italia non conviene più sposarsi ma separarsi poiché esistono molte più agevolazioni fiscali per i separati che per le coppie sposate- dice ancora Munizzi- L'auspicio, anzi, è che si realizzino interventi concreti per genitori e figli, oltre il quoziente familiare e tese, in particolare, a conciliare i tempi famiglia e lavoro. Le famiglie italiane oggi hanno estremo bisogno di un sistema che non penalizzi chi ha figli ma che tenga conto del reale costo dei figli stessi".
(Wel/ Dire)
|