Esperimento di telefono azzurro con la magistratura minorile
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 13 giu. - Partirà da Modena il 'modello' di sistema che, attraverso una rete di azioni virtuose e con il coinvolgimento anche della magistratura minorile, dovrà indicare i comportamenti da tenere e le attività da mettere in campo nei casi di cosiddetto 'disagio adolescenziale': abuso di alcool e di sostanze, bullismo, cyberbullismo e altre forme di violenza tra coetanei, comportamenti sessuali a rischio, autolesionismo e tentativi di suicidio. Lo fa sapere in una nota Telefono Azzurro.
Si tratta di un accordo "per costituire un apposito tavolo di lavoro tecnico che dovrà occuparsi della messa a punto di un protocollo contenente le varie procedure da attivare in presenza di 'eventi sentinella' (cioè sintomatici di una situazione di disagio in qualunque contesto venga percepita: scuola, famiglia, luoghi aggregativi ecc.)", ed è stato raggiunto "nel corso di un incontro promosso dal Prefetto di Modena, Michele di Bari, a cui hanno preso parte il presidente di Telefono Azzurro, Ernesto Caffo, e i rappresentanti di tutte le istituzioni territoriali modenesi".
Tenuto conto che "l'incidenza delle varie forme di disagio emotivo e comportamentale negli adolescenti mostra come questa fascia di età sia particolarmente vulnerabile (il 75% dei problemi di salute mentale inizia prima dei 25 anni e il 50% tra i 12 e i 25 anni)", l'azione intrapresa intende "favorire momenti di reciproco confronto, per migliorare la comprensione del fenomeno - in costante evoluzione secondo i dati di ascolto di Telefono Azzurro - e rendere più efficaci le azioni di prevenzione". L'accordo prevede tra l'altro "momenti di approfondimento, di studio e dibattito, oltre a idonei percorsi di formazione degli operatori delle categorie più a diretto contatto con gli adolescenti. Il risultato di questo lavoro comune- conclude la nota- rappresenterà la base per un'azione più ampia da realizzare territorialmente a livello nazionale".
(Wel/ Dire)