(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 31 gen - E' la disabilita' la grande assente nei programmi televisivi italiani. E nei rari casi in cui la tematica viene trattata, scarsa e' l'attenzione per il vissuto delle persone disabili trattate per lo piu' come "casi umani".
A sottolinearlo e' Elisa Manna, responsabile settore politiche culturali del Censis, nel corso della presentazione a Roma del Libro bianco Media e minori. La ricercatrice ha sottolineato come questa scarsa attenzione per i problemi dei malati e delle persone con handicap, influisca negativamente sullo sviluppo dei ragazzi, che crescono convinti di vivere in una societa' del benessere.
"Dei disabili non si parla quasi mai, nemmeno durante l'Anno della disabilita' i media sono riusciti a dedicare spazio a questo tema - afferma Manna -. In generale se ne parla poco e male, senza nessuna attenzione al vissuto dei malati ne' alle politiche sociali e ai servizi che riguardano queste persone". Un "silenzio assordante" sul mondo della disabilita' spezzato solo da qualche caso di cronaca in cui il disabile diventa "caso umano" oppure dalla notizia di contenuti e atteggiamenti offensivi nei confronti di queste persone. Ma questo, sottolinea ancora la ricercatrice del Censis, ha un effetto negativo sullo vita degli adolescenti. "Se rimuoviamo deliberatamente questi temi, i ragazzi si convincono che la vita e' fatta solo di benessere -spiega -. Ma la rimozione della sofferenza e dei problemi in genere, li rende impreparati ad affrontare qualsiasi esperienza negativa".
Fonte: Redattore Sociale (Wel/ Dire)