Allarme per quello che succede fuori dalla città di Bor
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 31 gen. - La scorsa settimana in Sud Sudan è stato firmato il cessate il fuoco; l'Unicef è allarmato per lo scoppio di una crisi umanitaria al di fuori della città di Bor, nello stato del Jonglei e in altre città nel Sud Sudan. In piena epidemia di morbillo tra i bambini presso i Protection of Civilian (POC) centres dell'UNMISS- che ha causato la morte di altri 30 bambini - l'Unicef - lavorando anche di notte -ha vaccinato 4.000 bambini contro il morbillo, la polio e ha distribuito supplementi di Vitamina A.
Poche agenzie umanitarie hanno avuto accesso alla popolazione di Bor che, in fuga dai combattimenti, ha chiesto protezione presso il Protection of Civilian (POC) di Bor. A causa delle scarse condizioni di sicurezza, un numero limitato di operatori umanitari può accedere al centro. Un team con 5 specialisti sanitari dell'Unicef ha distribuito vaccini nel centro di Bor e ha formato 10 squadre di operatori locali per vaccinare almeno 4.000 bambini nel piccolo e sovraffollato centro. "I bambini sono sopravvissuti a violenti conflitti solo per affrontare il rischio di morire in condizioni pessime?- ha detto Dermot Carty vicedirettore Unicef per le Emergenze- E se non riuscissimo a raggiungerli con aiuti umanitari, questo rischio crescerebbe drammaticamente".
Bor dista solo 140 km da Juba ma la strada è stata zona di combattimento del conflitto in Sud Sudan. Le infrastrutture mediche nella città, come in altre parti del paese, sono state ampiamente distrutte e le scorte sono state saccheggiate. Una campagna di vaccinazioni è iniziata dopo che due voli dell'Unicef hanno trasportato a Juba, la settimana scorsa, 70 tonnellate di aiuti per donne e bambini. Il carico comprendeva: scorte mediche, catena del freddo per i vaccini, trattamenti contro malaria, polmonite, diarrea e malnutrizione così come nutrienti, vitamine, antibiotici e anti dolorifici per bambini. Sono arrivati anche kit ostetrici e kit igienico-sanitari, acqua, tende, coperte e teloni. La campagna di vaccinazioni si sta svolgendo presso i campi per sfollati a Juba. Complessivamente, l'Unicef e i suoi partner hanno l'obiettivo di vaccinare 180.000 bambini con meno di 15 anni contro morbillo e polio.
Per far fonte a questa crisi, l'Unicef ha bisogno di 32 milioni di dollari per le necessità più urgenti.
(Wel/ Dire)