(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 24 gen. - Riparte da Napoli la sfida del sostegno a distanza. La Rete Campana del Sostegno a Distanza (SaD), presentata nel capoluogo campano in occasione dell'evento "Solidarieta' e sviluppo sociale" organizzato daForumSaD ed Elsad con il patrocinio della provincia di Napoli ed il sostegno della Fondazione con il Sud, riunisce dieci organizzazioni umanitarie per promuovere la cultura della solidarieta' e del volontariato. Il sostegno a distanza e' la piu' popolare forma di cooperazione degli italiani: oltre 1,5 milioni sostengono bambini e comunita' in difficolta', nei Paesi del cosiddetto Sud del Mondo.
La collaborazione delle organizzazioni campane e' frutto del progetto promosso da ForumSaD e Fondazione con il Sud "La rete del sostegno a distanza, fattore di sviluppo sociale" iniziato nel 2012, che ha visto la collaborazione tra organizzazioni, volontari ed operatori della Campania, Basilicata e Sardegna.
Dopo un percorso di formazione e scambio di esperienze, le dieci associazioni campane si presentano attraverso tre proposte concrete:un manifesto per costruire una cultura del Sostegno a Distanza in tutta la Regione;progetti innovativi di SaD che rendono protagonisti i migranti: un terzo delle associazioni che hanno presentato il progetto sono comunita', o associazioni dove a proporre l'idea sono stati migranti. Ottimo risultato secondo ForumSaD, se si considera il fatto che tra gli altri 2/3 ci sono enti che comunque lavorano con i migranti o che sono sensibili a questa tematica;la Card del Sostenitore che fa incontrare il terzo settore con il commercio equo e solidale ed il mondo della cultura. Oggi a Napoli anche la proiezione del video "Mandela Dance" per ricordare la figura storica del leader della lotta all'apartheide la presentazione deiprogetti solidali nati dal lavoro delle stesse organizzazioni con i migranti. Tra questi il progetto promosso dal Gruppo Missione Alem (GMA) di Napoli per offrire istruzione a 300 bambini della comunita' di Shashamane. In Etiopia, la sconfinata poverta' delle famiglie e' all'origine dell'abbandono o della mancata frequenza scolastica. I bambini, spesso, sono impiegati per reperire cibo, acqua oppure lavoretti occasionali o elemosina. In questo contesto, sono stati 600 i bambini inseriti in progetti di SaD, accolti in Casa Famiglia se orfani, privi di famiglia, ex ragazzi di strada, oppure, come nel caso dei beneficiari di progetto, supportati nell'istruzione.
"Il ruolo che i migranti giocano - spiegano gli organizzatori - e' sicuramente rilevante e significativo, contribuendo a definire i bisogni della popolazione locale in SaD, aiutando quindi nella progettazione, sensibilizzazione e promozione sul territorio, facendosi testimoni delle condizioni di vita, dei bisogni e delle potenzialita' della propria terra, collaborando attivamente con l'associazione per la riuscita dei progetti in Etiopia".
"Una scuola per tutti" e' il progetto ideato da Hamef, associazione napoletana che dal 2012 si occupa di immigrati per ricostruire una scuola crollata in Costa d' Avorio. "Non bastano gli aiuti economici- spiega Fatou, anima e motore di Hamef - bisogna costruire degli interscambi culturali. Per questo il progetto prevede dei gemellaggi tra le scuole napoletane e le scuole ivoriane".
C'e' anche la "Casa dello Straniero", progetto a sostegno delle donne e dei bambini in una delle regioni piu' povere e arretrate del Burkina Faso, sostenuto dall'associazione napoletana Less.
Alla tappa campana seguiranno quelle in Basilicata e Sardegna. Fonte: Redattore Sociale (Wel/ Dire)