(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 24 gen. - Aiutare i bambini aiutando anche e soprattutto la famiglia. E' questo l'approccio dell'Istituto di ortofonologia verso l'autismo, come ha spiegato Magda Di Renzo, psicoterapeuta dell'età evolutiva e responsabile del servizio Terapie dell'Ido, audita in commissione Sanità al Senato dove sono in discussione due ddl in materia di autismo.
Al termine dell'audizione, Di Renzo spiega il suo approccio: "Abbiamo sottolineato l'importanza di un approccio evolutivo che consideri non soltanto le manifestazioni del disturbo, ma consideri il bambino nella sua globalità e quindi restituisca una dimensione alla diagnosi che altrimenti, essendo solo descrittiva, rischia di essere soltanto uno strumento quantitativo. Abbiamo anche sottolineato- aggiunge- che alcune contrapposizioni esistenti non sono fondate, perché tutti pensiamo che l'origine del disturbo sia neurobiologico e chi lavora su un approccio evolutivo lavora primariamente sulle aree che riguardano l'affettivita' che sono considerate basilari per lo sviluppo cognitivo, perché questi bambini hanno una difficoltà a sintonizzarsi con l'altro e quindi l'adulto non riesce a trovare il meccanismo per sintonizzarsi. Noi pensiamo che tutto il lavoro debba primariamente riguardare la corporeità, come ci dicono tutte le teorie evolutive e tutte le ultime scoperte delle neuroscienze".
In concreto, sottolinea Di Renzo, "nel nostro approccio, il Progetto Tartaruga, seguiamo circa 180 bambini con un ritmo dalle 6 alle 10 ore a settimane, diamo grandissima importanza al coinvolgimento delle famiglie e lavoriamo insieme ai genitori per aiutarli a decifrare il comportamento dei bambini".
(Wel/ Dire)