(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 28 feb. - Apre i battenti al policlinico universitario Gemelli di Roma un ambulatorio dedicato all'ascolto e alla cura delle vittime del cyberbullismo, un fenomeno in crescita in tutta Italia, con conseguenze troppo spesso drammatiche, e frequente anche nel Lazio e nella Capitale. Coordinato da Federico Tonioni, dell'Istituto di psichiatra e psicologia dell'università Cattolica di Roma, l'ambulatorio sarà dedicato alla prevenzione e alla cura psicologica delle giovani vittime da cyberbullismo, estendendo questa funzione alla riabilitazione di adolescenti aggressivi con disturbi comportamentali e tendenza antisociale.
Questa iniziativa nasce in collaborazione con la Polizia di Stato ed è in continuità con l'ambulatorio per la Dipendenza da internet del policlinico Gemelli, di cui è responsabile sempre Tonioni, che dal 2009 - primo nel genere in Italia - ha accolto e curato oltre 600 pazienti. L'ambulatorio per il cyberbullismo fa riferimento al day hospital di Psichiatria e Farmacodipendenze del Gemelli e all'Istituto di psichiatria e psicologia dell'università Cattolica di Roma. La cura e la riabilitazione saranno svolte attraverso psicoterapia e terapia di gruppo, con uno spazio di ascolto anche per i genitori. L'ambulatorio sarà a disposizione non solo delle vittime, ma anche dei cyberbulli.
"Con le vittime- spiega Tonioni- il focus di intervento farà riferimento alla capacità del giovane di gestire la propria aggressività, di solito trattenuta, per poter costruire il proprio spazio nel mondo e dotarsi degli strumenti per evitare di rendersi 'disponibili' a essere perseguitati. Con i bulli invece il focus dell'intervento farà riferimento alla capacità di diventare empatici, evocando sentimenti di colpa con lo scopo di lavorare sull'affettività".
Il cyberbullismo (violenze psicologiche, insulti, offese e rivelazione di segreti online), è un fenomeno in crescita ovunque: in una ricerca realizzata da Save the children, in collaborazione con Ipsos lo scorso anno, si evidenzia come 4 minori su 10 sono testimoni di atti di bullismo online verso coetanei, percepiti diversi per aspetto fisico (67%), per orientamento sessuale (56%) o perché stranieri (43%). Una ricerca Eurispes già nel 2008 incoronava Roma capitale del bullismo, con un minore su tre che dichiarava di aver subito traumi fisici o emozionali. Con il cyberbullismo la crescita dei disagi subiti è esponenziale e non tutti gli atti di cyberbullismo vengono denunciati. "Il fenomeno è ancora più pericoloso se pensiamo che il 62% dei bambini ha a disposizione un telefonino proprio, contro il 35,4% che ne è sprovvisto e che il 44,4% dei bambini acquisisce un cellulare tra i 9 e gli 11 anni. Questo può darci un'idea della potenziale espansione del fenomeno".
"Il bullismo online è ormai riconosciuto come primaria fonte di angoscia e potenziale psicopatologia per gli adolescenti nativi digitali- continua Tonioni- Immagino quindi che qualsiasi struttura che si occupi di psicopatologia adolescenziale debba fare i conti con questo disagio emergente".
Fondamentale, affinché il fenomeno venga allo scoperto, sarà il ruolo dei familiari di vittime e di cyberbulli, a cui sarà dedicato uno spazio di ascolto nell'ambulatorio. Inoltre la struttura potrà potenzialmente mettersi in raccordo con istituti scolastici per cercare di scovare i possibili utenti, anche grazie alla Polizia Postale e delle Comunicazioni.
Per accedere all'ambulatorio è necessario prenotare una visita, telefonando da lunedì a venerdì, dalle 11 alle 13, al numero 06/30154122.
(Wel/ Dire)