Bambini non possono sopportare altro anno di sofferenze
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 28 feb. - L'Unicef, l'Unhcr (Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati) Mercy Corps, Save the Children e World Vision - nel momento in cui il conflitto in Siria si avvicina al suo quarto anno - lanciano un accorato appello pubblico, sollecitando tutti a esprimere sdegno per l'impatto devastante sui bambini e le conseguenze allarmanti a lungo termine di una generazione perduta. Oggi sono quasi 5,5 milioni i bambini colpiti (dal conflitto) all'interno della Siria e nei paesi vicini. Le cinque organizzazioni avvertono che senza porre termine all'orrore implacabile e alla sofferenza de i bambini e senza un aumento degli investimenti per la loro istruzione e protezione, la Siria e l'intera regione potrebbero perdere un'intera generazione.
Le organizzazioni chiedono al pubblico di unirsi in un appello all'azione, attraverso www.change.org (http://bit.ly/nolostgeneration). L'appello all'azione è diretto a tutti coloro che hanno la responsabilità e la capacità di porre fine alle sofferenze dei bambini e di salvaguardare il loro futuro. Oltre alla protezione immediata dei bambini, l'appello all'azione sottolinea l'importanza di rompere il ciclo di violenza e di garantire ai bambini e ai giovani il sostegno di cui hanno bisogno ora per giocare un ruolo costruttivo nel futuro per la pace e la stabilità della Siria e della regione. - La fine della violenza contro i bambini della Siria. Tutte le parti coinvolte nel conflitto devono rispettare pienamente il diritto umanitario, porre fine al reclutamento di bambini e impegnarsi per una soluzione pacifica di questo conflitto.
- La fine del blocco degli aiuti umanitari. Le organizzazioni umanitarie devono poter raggiungere in sicurezza tutti coloro che soffrono.
- La fine degli attacchi agli operatori umanitari e contro le strutture - soprattutto scuole e ospedali.
- Un rinnovato impegno per la riconciliazione e la tolleranza condotto da tutte le comunità colpite dal conflitto che comprendono bambini e giovani.
- Maggiori investimenti nell'istruzione e nella tutela psicologica di tutti i bambini colpiti dal conflitto. I bambini hanno bisogno di aiuto per riprendersi dai traumi che hanno affrontato e per acquisire le competenze di cui avranno bisogno per contribuire a ricostruire il loro paese e rafforzare la stabilità della regione.
L'appello pubblico si propone di raccogliere almeno 1 milione di adesioni entro il 15 marzo, data che segna il completamento del terzo anno di guerra in Siria. Aderisci alla petizione: http://bit.ly/nolostgeneration (Wel/ Dire)