(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 21 feb. - Elisabeth e' domenicana e in Sardegna ha messo su l'associazione Rosa Roja per il contrasto alla prostituzione minorile nel suo paese di origine. Hamef, e' invece una cittadina ivoriana, in Italia da dieci anni, che ha deciso di ristrutturare una scuola in Costa d'Avorio per dare ai bambini l'opportunita' di studiare ed avere materiale didattico all'avanguardia. Per farlo ha dato vita a un'associazione in Campania coinvolgendo altri stranieri che vivono sul territorio. Sono gli immigrati i protagonisti del nuovo modo di fare sostegno a distanza in Italia, coinvolti in progetti legati ai loro paesi di provenienza dall'iniziativa "Per mano" di ForumSad e fondazione per il Sud e destinata a tre regioni del Sud: Campania, Basilicata e Sardegna. "Abbiamo deciso di coinvolgere le comunita' immigrate per farle diventare soggetti attivi di una tematica che le riguarda da vicino - spiega Vincenzo Curatola, presidente di ForumSad -.
Abbiamo quindi lanciato un bando e ora ci sono 10 progetti pronti a partire che coinvolgono direttamente gli immigrati, come mediatori per iniziative di sostegno a distanza nel loro paese di origine". "E' una modalita' intelligente e riuscita quella di coinvolgere persone che conoscono i territori su cui si va a doperare - aggiunge Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione con il Sud -. E' una specificita' importante per concretizzare la dimensione della solidarieta'".
Accanto ai progetti internazionali con il contributo delle comunita' straniere, ForumSad sta studiando anche il sostegno di vicinanza, cioe' nuove forme di aiuto a persone impoverite e vulnerabili in Italia (dagli immigrati ai minori non accompagnati fino alle donne vittime di violenza). Queste nuove frontiere del sostegno a distanza che guardano all'Italia saranno al centro del XV Forum nazionale del sostegno a distanza che si terra' a Roma il 21 e 22 febbraio. Scopo dell'evento e', infatti, accendere i riflettori sugli effetti sul territorio italiano del sostegno a distanza, una delle forme piu' popolari di solidarieta' nostrana. Sono piu' di un milione e mezzo gli italiani solidali con bambini, famiglie e comunita' in situazione di poverta' in tante parti del mondo. E attraverso il sostegno a distanza destinano in modo continuativo un contributo che si aggira intorno a 350 euro annui, una cifra che a livello nazionale corrisponde a 500 milioni di euro di donazioni private l'anno, che hanno pero' anch'esse risentito della crisi: negli ultimi anni c'e' stata una diminuzione del 20 per cento dei sostenitori.
Centrale nella due giorni romana sara' anche il tema dell'Europa e di quale modello italiano proporre in ambito comunitario. "La sfida che vogliamo lanciare e' avviare un programma per realizzare una Rete europea del sostegno a distanza - aggiunge Curatola -. Il modello e' quello italiano fondato sul fare rete e sulle regole di trasparenza. E l'occasione sara' il semestre di presidenza italiana dell'Ue". Durante il Forum sara' ricordata anche la figura di Nelson Mandela, attraverso "Mandela Dance", un video di Massimo Girelli, che aprira' il XV Forum Nazionale. "La sua non e' stata una battaglia solo per far cadere l'apartheid, ma a tutto campo: per l'istruzione, per i bambini e molte attivita' sociali - aggiunge - Non e' una forzatura dire che uno dei piu' grandi sostegni a distanza, che il mondo abbia fatto sia stato quello nei suoi confronti. Dall'Italia le associazioni, grazie al movimento anti apartheid, hanno sostenuto la sua lotta. E quindi per ForumSaD quello verso Mandela e' l'esempio piu' riuscito di sostegno a distanza che ha cambiato la storia". Fonte: Redattore Sociale (Wel/ Dire)