(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 21 feb. - Corsi di formazione e rimborso spese. La Regione Emilia-Romagna prova a 'istituzionalizzare' la figura del tutore volontario, ovvero colui a cui viene affidata la tutela di un minore, rimasto senza genitori per svariate cause (ad esempio la morte). Con una delibera approvata lo scorso 10 febbraio, la Giunta Errani ha dunque deciso di "istituire un elenco regionale, articolato su base distrettuale, delle persone che hanno concluso con attestato di frequenza i corsi promossi da enti pubblici per la formazione di tutori volontari di persone di minore età". L'elenco sarà "consultabile su richiesta dal Garante regionale per l'infanzia e dall'Autorità giudiziaria, qualora interessata ad attingere per la propria scelta dei tutori volontari che intenda nominare".
Allo stesso tempo, però, la Regione spinge perchè "a livello locale vengano organizzati momenti formativi, comunque promossi da enti pubblici", sull'esempio dei percorsi di formazione messi in piedi nell'estate 2013 a Bologna (promosso dal Garante regionale) e a Reggio Emilia (ad opera del Comune). L'iniziativa della Regione è pensata "a supporto dell'autorità giudiziaria" e a "sostegno dei tutori volontari nominati". Per questo sarà previsto, in favore di chi si vedrà affidata la tutela di un minore, "un importo massimo non superiore a 100 euro annui per ciascuna tutela, per il rimborso delle spese sostenute nell'esercizio delle funzioni" in veste di tutore, come marche da bollo, cancelleria e anche l'eventuale assicurazione da responsabilità civili verso terzi (Rct). Il rimborso "verrà corrisposto dal Comune o dall'ente capofila dell'ambito distrettuale".
(Wel/ Dire)