(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 14 feb. - Ogni anno, il 12 febbraio si celebra, la Giornata internazionale contro l'uso dei bambini soldato, una pratica brutale che rappresenta una gravissima violazione dei diritti.
Esposti a violenze e atrocita', le violenze subite pregiudicano l'intera esistenza di questi bambini che vengono costretti a combattere, spesso perpetrando violenze contro le famiglie o le comunita' da cui provengono. Sopravvissuti alla fine dei conflitti gli ex-bambini soldato porteranno con se' le conseguenze della guerra. Molti di essi avranno subito violenze, patito mutilazioni e, una volta concluso il conflitto, dovranno affrontare la prova piu' difficile, la riconciliazione e il reinserimento sociale in una comunita' che li ha visti fronteggiarsi in schieramenti contrapposti e che sara' portata a rifiutarli.
Allontanati dalla famiglia, dalla societa', mutilati, con il peso di violenze fisiche e psicologiche il loro recupero e' un compito assai arduo. Oggi il fenomeno dei bambini soldato sembra drammaticamente in aumento, nel mondo, sono ancora piu' di 250 mila i bambini e gli adolescenti arruolati. Questo fenomeno, vanifica la ormai superata distinzione tra vittime della guerra civili e militari, perche', pur essendo coinvolti nei combattimenti, i bambini e le bambine soldato si trovano ad avere le loro vite segnate dalla tragedia della guerra in un'eta' molto delicata in cui invece dovrebbero passare il loro tempo nelle scuole e tra i giochi, cosi' come accaduto a tante vittime civili di guerra italiane.
Proprio da questa vicinanza di esperienze nasce la collaborazione tra l'Anvcg - l' ente morale preposto alla rappresentanza e tutela delle vittime civili di guerra italiane e delle loro famiglie - e Dokita onlus, ong presente da oltre trent'anni nelle aree piu' a rischio del continente africano.
Il progetto, avviato nel 2013, ha l'obiettivo, da un lato, di offrire supporto ed assistenza psicosociale a 150 ex-bambini soldato in Sierra Leone e, dall'altro, di promuovere il difficile processo di pace e di riconciliazione di una societa' dilaniata dalla guerra civile. La partnership tra l'Anvcg e Dokita onlus rappresenta un modello di sinergia estremamente positiva che vede due realta' diverse unire le loro competenze, quella della tutela delle vittime civili di guerra da un lato, e quella nella realizzazione di progetti di cooperazione allo sviluppo dall'altro, per promuovere la cultura della pace in uno dei paesi che maggiormente ha sofferto le pene della guerra.
Fonte: Redattore Sociale (Wel/ Dire)