Fadiga: Non piu' potesta' ma responsabilita' genitoriale
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 14 feb. - "Da oggi esiste solo lo stato di figlio: uguale per tutti, sia per quelli nati nel matrimonio che per quelli nati da genitori non legati da vincolo coniugale oppure riconosciuti da un solo genitore. Stessa regola anche per i figli adottivi". Lo evidenzia Luigi Fadiga, Garante regionale per l'infanzia e l'adolescenza, nella giornata in cui entra in vigore il decreto legislativo 28 dicembre 2013 numero 154, che dà attuazione alla delega contenuta nell'articolo 2 della legge 10 dicembre 2012 numero 219, con la quale il Parlamento ha abolito ogni distinzione, anche terminologica, tra figli naturali e figli legittimi.
Il Garante segnala come già la legge delega avesse anticipato "importanti modifiche", introducendo nel codice civile l'articolo 315 bis intitolato "Diritti e doveri del figlio": "Il figlio ha diritto di essere mantenuto, educato, istruito e assistito moralmente dai genitori nel rispetto delle sue capacità, inclinazioni naturali e aspirazioni; e anche di crescere in famiglia e di mantenere rapporti significativi con i parenti". Dunque, da oggi, sottolinea Fadiga, "la posizione dei genitori nei riguardi della prole cambia: non più potestà, ma responsabilità genitoriale. Questo dà finalmente attuazione all'articolo 30 della Costituzione, in base al quale i genitori hanno 'dovere e diritto' di allevare i figli: il che vuol dire che i loro doveri vengono prima dei diritti".
Dal Garante regionale, un'ultima indicazione: anche il "diritto all'ascolto" viene precisato e più puntualmente disciplinato; "il minore, infatti, ha diritto ad essere ascoltato rispetto alle questioni che lo riguardano sia dai genitori che dal giudice eventualmente chiamato ad intervenire".
Si tratta di una riforma "attesa da anni- chiude Fadiga in un comunicato- che dà attuazione a disposizioni della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti del fanciullo sino ad ora inattuate, e apre una nuova stagione nei rapporti fra genitori e figli".
(Wel/ Dire)