(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 7 feb. - Numerosi studi hanno dimostrato come il disturbo da iperattività/deficit di attenzione (ADHD) sia associato a un alto rischio di sviluppo di un disturbo d'uso di cannabis (CUD). Tuttavia, molti di questi studi presentano delle limitazioni, in particolare non è stato considerato il differente ruolo di iperattività-impulsivita' (HI) e inattenzione (IN); non e' stato considerata l'associazione con altri disturbi psicopatologici e sarebbero necessarie delle più precise misure di definizione dei problemi CUD. Scopo di una recente ricerca è stato quindi quello di chiarire gli effetti dei sintomi dell'inattenzione e dell'iperattività' sull'età' di inizio d'uso della cannabis, la diagnosi di dipendenza da cannabis come da DSM-IV, il concomitante uso di sigarette e alcol, i sintomi del craving e il grado di severità dei problemi relati all'uso di droga controllando statisticamente i sintomi della comorbidita' psicopatologica in un campione non clinico di 376 giovani adulti. I risultati indicano che sia l'attuale che l'infantile deficit di inattenzione sono indipendentemente associati ad un uso severo di cannabis, al craving e ai problemi associati all'uso della sostanza nei giovani adulti mentre l'iperattività-impulsivita' in adolescenza e' risultata associata ad un precoce uso di cannabis. Elevati sintomi di inattenzione sembrano moderare la relazione tra uso di cannabis e i problemi legati alla sostanza. Sono state verificate anche le associazioni con i sintomi di ADHD e il consumo concomitante di alcol e sigarette. Nei giovani adulti i sintomi di inattenzione e di iperattività-impulsivita' rappresentano quindi dei fattori significativamente collegati ai problemi d'uso di cannabis in grado di modulare una maggiore vulnerabilità ad una dipendenza dalla sostanza.
Fonte: Droganews.it (Wel/ Dire)