"La nostra comunita' impedisce alle donne gravide di andarci"
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 7 feb. - Donne costrette a partorire secondo le antiche tradizioni buddiste e indu' che vietano di andare in ospedale. Succede in Nepal dove, nei villaggi, la principale causa di morte e' ancora il parto. Un articolo di AsiaNews a firma Christopher Sharma, denuncia come, negli ultimi giorni e nel solo distretto di Baitadi sono decedute tre giovani per complicazioni durante il travaglio.
Chhamu Thapa, donna di 31 anni, racconta alla rivista del Pontificio istituto missioni estere (Pime) come e' avvenuto il parto del suo bambino: "Quando e' venuto il momento di partorire, mi hanno portato in un edificio vicino a casa. Ero terrorizzata. La mia famiglia aveva informato tutto il villaggio. Molte donne sono entrate nella stanza e mi hanno trascinato dentro la stalla. Mi hanno legato mani e piedi con una corda a un palo e hanno iniziato spingere il mio ventre. Dopo ore di dolore e' nato mio figlio". "Non abbiamo mai visto un ospedale - aggiunge la donna - la nostra comunita' impedisce alle donne gravide di andarci". Thapa spiega che nel villaggio tutto si basa sulle antiche pratiche degli antenati: "Le donne che hanno partorito e i loro figli devono attendere 13 giorni prima di poter uscire dalla stalla, dove restano soli e al buio. Passato il periodo un santone entra nella stanza spruzzando dell'acqua sacra per purificarci. Solo dopo questo rito possiamo ritornare nella nostra casa".
Chhamu Thapa vive nel villaggio di Bicchiya Gumba del distretto Bajura, dove gran parte della popolazione (di religione buddista) non conosce neanche il termine "ospedale" e per curare qualsiasi malattia si rivolge al santone locale. Se qualcuno muore e' perche' gli dei sono adirati con lui. Un anziano conferma alla rivista del Pime che molte donne vengono trovate morte nella stalla dove sono portate per partorire, ma la causa e' che "probabilmente avevano commesso un peccato molto grave". Il governo nepalese tenta da anni di porre fine alle pratiche tradizionali ma per il momento non ha ottenuto i risultati sperati anche a causa dell'omerta' con cui vengono coperti questi soprusi.
Fonte: Redattore Sociale (Wel/ Dire)