L'iniziativa organizzata dall'Osservatorio bullismo e doping
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 7 feb. - "Lo sport ti insegna e ti impone uno stile che interiorizzi e porti con te nella vita di tutti i giorni. Ti insegna a saper vincere e a saper perdere e ti insegna il rispetto delle regole, ed è questo che da valore al risultato finale". Così il Ministro dell'Interno Angelino Alfano chiude il convegno 'Rispetto della legalità e prevenzione' tenutosi a Roma alla scuola superiore di Polizia.
L'iniziativa organizzata dall'Osservatorio bullismo e doping ha visto la partecipazione di tanti rappresentati delle istituzioni, del mondo dello sport e dello spettacolo. All'iniziativa hanno partecipato studenti di diverse scuole e proprio a loro sono rivolte le azioni presentate, che rientrano nella campagna di prevenzione avviata per l'anno scolastico in corso: il concorso 'Valori in Moviemento' e il progetto 'Vita da Campioni'.
"Mandare dei messaggi positivi ai ragazzi è la cosa più complicata del mondo perché non credono che anche tu sia stato giovane. Ogni volta che lavoro con i giovani mi metto sempre in punta di piedi, bisogna coinvolgerli e su di loro bisogno lavorare". A parlare è Pino Insegno, presente al convegno come testimonial insieme agli atleti Roberto Cammarelle, Giulia Quintavalle, Daniele Grego e Francesco D'Aniello.
L'educazione alla legalità passa tra i banchi di scuola ed è li che i giovani imparano a confrontarsi con gli altri; la comunità scolastica è infatti luogo strategico per la diffusione e la prevenzione di comportamenti corretti e responsabili. "La scuola italiana è molto meglio di come la dipingiamo e la trattiamo, e se questo è possibile è grazie ai tanti insegnanti che mettono il cuore nel loro lavoro. A loro affidiamo l'educazione dei nostri figli, per questo dobbiamo riconoscere di più il loro lavoro sia a livello economico che sociale". È Gian Luca Galletti, sottosegretario all'istruzione ad aver sottolineato il ruolo strategico che svolgono i docenti ogni giorno.
Sono tante le iniziative che l'Osservatorio mette in campo per combattere la violenza, il bullismo e l'abuso di sostanze dopanti ed è proprio questa la sua mission come spiega il presidente onorario Gianni Gola: "Fin dall'inizio ci siamo posti l'obiettivo chiaro di educare i giovani alla legalità e in particolare abbiamo preso di mira due fenomeni: il bullismo e il doping che appaiono apparentemente lontani ma in realtà sono simili. L'osservatorio da un lato coinvolge direttamente i ragazzi grazie ai tanti testimonial del mondo dello sport, dall'altro si rivolge contemporaneamente ai loro educatori per poter diffondere e far crescere la cultura della legalità".
Tra i tanti sportivi presenti al convegno anche Roberto Cammarelle, campione di pugilato e capitano nazionale delle fiamme oro, che ha voluto mandare un messaggio chiaro ai giovani: "Lo sport significa sacrificio ma anche passione, tutto ciò che viene fatto con sacrificio viene scelto e non c'è cosa più bella per uno sportivo della fatica mentre si allena. Per me fare sport ha significato un cambiamento di vita e anche una professione e consiglio ai ragazzi di fare attività sportiva perché arricchisce fisicamente ma anche internamente e moralmente".
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