Lo sostiene uno studio del progetto europeo 'Daphne II'
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 19 dic. - "Sono oltre 400mila i minori che in Italia hanno dovuto assistere ad atti violenti in famiglia secondo uno studio del progetto europeo 'Daphne II': è una situazione incresciosa, che deve essere contrastata attraverso un'azione di prevenzione". Lo dichiara, in una nota, la deputata del Pd e responsabile nazionale del partito per l'infanzia e l'adolescenza, Vanna Iori.
"In occasione del convegno promosso dal Parlamento europeo, 'Diritto a un futuro senza violenza in famiglia: strumenti ed esperienze in Italia e in Europa per fermare l'effetto domino su minori e madri', ho sottolineato che il fenomeno della violenza sui minori non comprende solo la violenza subìta direttamente da bambini e adolescenti, ma anche quella, non meno grave, alla quale alcuni di loro sono costretti ad assistere, spesso proprio tra quelle mura domestiche che dovrebbero garantire maggior protezione", aggiunge.
"La violenza assistita- sottolinea Iori- è da considerarsi a tutti gli effetti una forma di maltrattamento perché obbliga il bambino o l'adolescente ad assistere ad atti di aggressività, abuso e violenza fisica, verbale, psicologica, sessuale o economica contro altri membri della propria famiglia, genitori o fratelli, cioè contro persone di riferimento o comunque figure affettivamente significative".
"In queste situazioni i più piccoli sono costretti a vivere in un ambiente domestico caratterizzato da aggressività e violenza, percependo il costante clima intimidatorio e il pericolo per la vittima a cui è legato affettivamente: questo, nel lungo periodo, aumenta il rischio della riproducibilità, ossia la tendenza a sviluppare comportamenti violenti in età adulta, assumendo la violenza come legittimo strumento relazionale", prosegue.
"Proprio per fronteggiare questo problema ho presentato una mozione alla Camera che impegna il Governo a predisporre un sistema di raccolta dei dati e di monitoraggio su questo fenomeno", sottolinea la deputata del Pd.
"La mozione, inoltre, impegna l'esecutivo a realizzare una campagna informativa per sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema, a favorire le buone pratiche già messe in campo da servizi, enti e associazioni antiviolenza per migliorare la consapevolezza educativa e l'assunzione di responsabilità da parte dei genitori come fattori di prevenzione degli episodi di violenza ai danni di bambini e adolescenti", conclude Iori.
(Wel/ Dire)