(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 5 dic. - Secondo i dati lanciati oggi dall'Unicef in previsione della Giornata mondiale contro l'Aids, il prossimo primo dicembre, "sono stati evitati circa 1,1 milioni di contagi da Hiv tra bambini e ragazzi sotto i 15 anni e il numero di nuovi casi è diminuito di oltre il 50% tra il 2005 e il 2013".
Questi "straordinari progressi nella lotta all'Hiv- spiega la nota- sono il risultato di un più facile accesso per milioni di donne in gravidanza che convivono con l'Hiv a i servizi per la prevenzione della trasmissione del virus da madre a figlio. I servizi comprendono: cure permanenti contro l'Hiv che riducono significativamente la trasmissione del virus ai bambini e consentono alle madri di vivere bene".
Per Anthony Lake, direttore generale dell'Unicef, "se possiamo evitare 1,1 milioni di contagi da Hiv tra i bambini, possiamo proteggerli tutti dal virus, ma solo se li raggiungiamo tutti.
Dobbiamo eliminare questo divario e investire di più per raggiungere tutte le madri, tutti i neonati, i bambini gli adolescenti con programmi di prevenzione e cura dall'Hiv perché possano salvarli migliorare le loro vite".
Il declino "più consistente si è verificato tra il 2009 e il 2013 in 8 Paesi africani: Malawi (67%), Etiopia (57%); Zimbabwe (57%); Botswana (57%); Namibia (57%); Mozambico (57%); Sud Africa (52%) e Ghana (50%)". A livello globale "l'obiettivo di ridurre del 90% il numero di nuovi contagi da Hiv tra i bambini, tra il 2009 e il 2015, non è ancora stato raggiunto. Nel 2013 solo il 67% delle donne in gravidanza che convivono con l'Hiv in tutti i Paesi a medio e basso reddito hanno ricevuto i medicinali antiretrovirali più efficaci per prevenire la trasmissione del virus madre figlio".
Secondo l'Unicef, "le disparità nell'accesso alle cure stanno ostacolando i progressi. Nei paesi a medio e basso reddito, tra coloro che convivono con l'Hiv, gli adulti hanno molte più probabilità rispetto ai bambini di seguire una terapia antiretrovirale. Nel 2013, il 37% degli adulti dai 15 anni in su ha ricevuto le cure, rispetto al solo 23% dei bambini e ragazzi tra gli 0 e i 14 anni (ovvero meno di 1 su 4)".
L'andamento della mortalità da Aids tra gli adolescenti "è molto preoccupante- continua la nota dell'Unicef- Mentre tutte le altre fasce di età hanno visto un declino di circa il 40% per le morti legate all'Aids tra il 2005 e il 2013, gli adolescenti (tra i 10 e i 19 anni) rappresentano l'unica fascia per la quale il numero di morti per Hiv non è calata. Lo Statistical Update on Children, Adolescents and Aids dell'Unicef è l'analisi più recente a livello globale sui bambini e gli adolescenti fino ai 19 anni".
(Wel/ Dire)