Lerici (Ass. 'Bambini coraggiosi'): Intensificare i controlli
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 5 dic. - "Le persone che vivono in comuni piccoli tendono ad abbassare la soglia di vigilanza, perché tutti si conoscono e c'è tanta fiducia. Si accetta l'esistenza della pedofilia online, ma non quella dell'insospettabile concittadino, vicino di casa o parente". È questa la prima riflessione di Roberta Lerici, presidente dell'associazione 'Bambini coraggiosi', sul caso di Andrea Loris Stival, 8 anni, trovato morto in provincia di Ragusa. La Procura sta indagando e tra le ipotesi anche quella della pedofilia.
"Generalmente c'è tanta gente che sa e che non parla perché la pedofilia è una delle cose più difficili da scoprire- afferma Lerici- ad esempio non esiste il pentito di pedofilia. C'è una grandissima omertà- denuncia la presidente di 'Bambini coraggiosi'- nessuno parla o si vergogna".
Dati certi sulla pedofilia "non esistono- continua la donna che da tempo si occupa di infanzia- perché si nega pure che esista il problema. Eppure è molto più diffusa di quello che pensiamo, ma se ne parla solo quando c'è un dramma".
Cosa si può fare per debellarla? "Controllare tutte le strutture in cui ci sono i minori. In Italia le verifiche sono quasi inesistenti- conclude Lerici- invece dovrebbero essere fatte dappertutto: scuole, asili e centri di accoglienza".
(Wel/ Dire)