(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 5 dic. - "Lasciate in pace la famiglia di Loris". E' il monito del presidente dell'Ordine dei giornalisti Enzo Iacopino, affidato alla sua pagina Facebook. Il caso e' quello del bambino ucciso a Ragusa sabato scorso e il riferimento e' al rischio che il sensazionalismo prenda il sopravvento sull'informazione.
"Lo dico ai colleghi - prosegue Iacopino - : pressate gli investigatori senza intralciare il loro lavoro. Acquisite ogni informazione sugli sviluppi delle indagini, evitando di comprometterle aiutando l'assassino. Ma lasciate in pace i genitori, con le loro lacrime. Che cosa volete vi dicano? A che cosa serve appostarsi sotto la loro casa o seguirli dentro un negozio o perfino nel luogo dove si e' consumata la barbarie? Sono addolorati, forse hanno in mente dei sospetti dei quali e' bene si occupino le forze dell'ordine. Non servono parole per sapere che soffrono, che forse si rimproverano una carezza non data, un regalo non concesso. Un po' di rispetto e di umana solidarieta'".
In un altro post il presidente dell'Odg scrive: "Leggo, con vergogna, che c'e' chi riferisce che poco tempo fa Loris chiese alla mamma: 'Che cosa significa essere gay?' E registro, con orrore, una considerazione: sarebbe bastata un po' di attenzione in piu' per far suonare un campanello d'allarme. Quella donna merita rispetto non di essere colpevolizzata. Tanto meno con suggestioni parolaie. Non c'e' bisogno di incontrare un orco per essere stimolati a fare domande di questo o di altro tipo: bastano le mille trasmissioni della tv dell'orrore".
Post che hanno scatenato il dibattito. Ed e' ancora Iacopino a dover spiegare che "l'orrore non e' nella domanda, ma nell'allusione che se la mamma avesse prestato piu' attenzione ..... Questo e' ben piu' che un orrore".
Nei commenti tanti plausi per la presa di posizione di Iacopino: "Condivido presidente. Si parla di un bambino, di una famiglia che sta piangendo. Si parla di violenza sull'infanzia. E si pretende etica oltre che notizia". E ancora: "Ma non si puo' far nulla per mettere a tacere tutti e lasciare le indagini in silenzio per rispetto della famiglia e di un bambino innocente? Basta non se ne puo' piu'. E' come se ci godessero e fanno a gara...". Ancora tra i commenti si legge: "Il silenzio e' rispetto per il bimbo, morto, e attenzione al dolore dei genitori. Il silenzio e' aiuto alle autorita' e restituire coscienza a tutti noi curiosi. Grazie Enzo Iacopino". Infine: "Come fermare tutto questo?? Si continua, e temo che sara' sempre cosi'. Indignata e impotente!!".
Fonte: Redattore sociale (Wel/ Dire)