E lancia pendente per salvare 50 mila neonati e madri di 23 paesi
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 18 apr. - In occasione del suo 130esimo anniversario e per aumentare il suo sostegno a Save the Children, Bulgari è orgogliosa di annunciare il lancio di un nuovo pendente in argento e ceramica, con l'ambizioso obiettivo di generare più di un milione di euro destinati a salvare la vita di migliaia di bambini.
Ad oggi, l'enorme successo di vendita dell'anello creato espressamente per Save the Children ha consentito di raccogliere oltre 20 milioni di euro (27 milioni di dollari) per l'Organizzazione. La somma supera, di gran lunga, l'ambizioso obiettivo fissato nel 2009, quando è iniziata la partnership, e sia Bulgari che Save the Children ritengono che il pendente contribuirà in modo significativo ad un ulteriore successo del progetto.
Nel 2009 Bulgari ha deciso di intervenire in favore dei bambini più vulnerabili al mondo, perché troppi di loro non sono in grado di vivere dignitosamente e sviluppare il proprio potenziale, in quanto la mancanza di educazione reitera il drammatico ciclo della povertà. In collaborazione con Save the Children, Bulgari ha lanciato un'ambiziosa campagna senza precedenti con l'obiettivo di donare parte del ricavato della vendita di alcuni gioielli unici- appositamente disegnati per l'iniziativa- all'Organizzazione internazionale indipendente dedicata dal 1919 a salvare i bambini e a promuovere i loro diritti.
Ispirata dalla linea dei gioielli B.zero1, questa speciale collezione comprende un anello, lanciato nell'ottobre 2010, e un nuovo pendente, presentato al pubblico nell'aprile 2014. Il costo di entrambi l'anello e il pendente è di 420 euro (480 dollari), di cui 75 euro (100 dollari) saranno donati a Save the Children.
Con progetti finanziati da Bulgari, Save the Children fornisce educazione di qualità con un focus particolare sia sui bambini che vivono in zone del mondo più difficili da raggiungere, sia su quelli che si confrontano con il crescente problema della povertà urbana nei paesi sviluppati. Con il lancio del nuovo pendente, Bulgari allarga i confini dei suoi interventi anche alla salute materno-infantile.
Il nuovo impegno di Bulgari è stato ispirato da alcune statistiche scioccanti. Ogni anno, 2,9 milioni di bambini muoiono entro 28 giorni dalla nascita, mentre un milione muore nel primo giorno di vita. Altri 1,2 milioni di bambini nascono morti ogni anno, il battito del loro cuore si ferma durante il travaglio a causa delle complicazioni del parto, per infezioni della madre o ipertensione.
Negli ultimi dieci anni, il mondo ha fatto incredibili progressi nella riduzione della mortalità infantile- quasi dimezzata da 12 a 6,6 milioni- grazie a un piano globale che ha puntato sulla diffusione delle vaccinazioni, dei farmaci per il trattamento della polmonite, della diarrea e della malaria, la pianificazione familiare e degli interventi volti a combattere malnutrizione. Ma questo percorso potrebbe subire una fase di stallo se non si intraprende un'azione urgente volta ad affrontare la mortalità neonatale, una tragedia silenziosa che si consuma ogni giorno. Senza esitazioni, Bulgari ha deciso di attivarsi concretamente,e raccogliere questa nuova sfida volta a salvare la vita di 50.000 bambini e delle loro madri, con un impegno finanziario di un milione di euro.
Claudio Tesauro, presidente di Save the Children Italia, osserva: "La partnership tra Save the Children e Bulgari è fonte di continua soddisfazione, e stabilisce standard senza precedenti per quanto riguarda la responsabilità sociale d'impresa. Oltre a rappresentare uno straordinario impegno finanziario, questa partnership si distingue per il suo approccio globale, in termini di raccolta fondi e per la gamma delle nazioni coinvolte; per il numero di bambini che ne beneficiano; per il coinvolgimento attivo dei dipendenti Bulgari; per la direzione artistica del celebre fotografo Fabrizio Ferri; per non parlare della partecipazione volontaria di innumerevoli star internazionali del mondo dello spettacolo, della musica e dello sport".
(Wel/ Dire)