(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 4 apr. - Meno 80 giorni al calcio d'inizio. I mondiali in Brasile sono sempre più vicini ed Ecpat a Fa' la cosa giusta!, quasi a un anno dall'apertura, rilancia la campagna internazionale "Don't look away". Obiettivo: sensibilizzare brasiliani e visitatori del Paese carioca sulla piaga dello sfruttamento sessuale dei minori, che colpisce ogni anno 500 mila bambini in Brasile. "La grande maggioranza di chi sfrutta i bambini è un turista brasiliano", spiegano gli animatori della campagna in Brasile, il Servizio Sociale dell'Industria (Sesi). Anche i dati più recenti infatti evidenziano che tre quarti degli sfruttatori viene dal Brasile. La campagna contro lo sfruttamento minorile di Ecpat si concretizza con uno spot che ha come testimonial il calciatore del Milan Kakà e con una campagna informativa tappeto in 16 Paesi europei. Importante anche il capitolo brasiliano della campagna: in ogni aeroporto i tifosi troveranno un cartello che ricorda loro che lo sfruttamento sessuale dei minori è un reato. "Dobbiamo combattere la caricatura del Brasile sono spiagge e donne facili", spiega Osvaldo, di Sesi. In Brasile sul retro delle ricevute dei taxi, solitamente spazio per le campagne pubblicitarie dei taxi, troverà spazio l'annuncio della campagna Don't look away, con anche il numero verde da chiamare in caso di segnalazioni di casi di sfruttamento. Per combattere il fenomeno si è speso anche il Sudafrica che ha indicato agli organizzatore del mondiale brasiliano delle linee guida da seguire. Insieme a Sesi ed Ecpat a sostenere la campagna sono Terre di mezzo, Uisp, e l'Unione europea.
Fonte: Redattore Sociale (Wel/ Dire)