Cavarra: puntare su creatività e trasformare passioni in imprese
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 4 apr. - I giovani chiedono più cittadinanza digitale da costruire in classe, attraverso un uso costruttivo delle nuove tecnologie. In loro aiuto arriva 'App in progress', "il format che parla di videogame tra scuola e lavoro partendo dall'assunto che si apprende giocando". Spiega così Mimma Chiara Cavarra, psicodrammatista specializzata presso l'Istituto di Ortofonologia (IdO), il suo progetto per un uso consapevole del digitale a scuola, presentato giovedì mattina a Porta Futuro (Roma).
APP IN PROGRESS, FORMAT PER STIMOLARE I GIOVANI - È un format lanciato nelle scuole per "stimolare nei giovani una presa di coscienza sulle potenzialità del digitale, a partire dall'osservazione della loro passione per la tecnologia e i videogiochi- precisa l'ideatrice e fondatrice dell'associazione Digitalbio- il cui uso distorto può provocare problemi nella relazione". 'App in Progress' vuole quindi "trasformare queste criticità in opportunità- prosegue- e con la sua funzione orientativa mostrerà agli studenti le diverse figure professionali del digitale a cui si potranno ispirare. Puntiamo a sviluppare competenze che rendano gli studenti capaci di creare valore e crescita economica".
COME FUNZIONA - 'App in Progress' trasforma le "fantasticherie passive degli studenti davanti ai videogiochi in creatività attiva". Come? Mostrando il funzionamento di un processo imprenditoriale, che da un'idea consente di arrivare a un prodotto finale da vendere sul mercato. L'obiettivo è "far vedere come si crea una start up- dice Cavarra agli adolescenti presenti in sala- un'impresa vostra".
Tutto il lavoro parte da una competizione tra studenti lanciata sulla piattaforma web Phyrtual, della Fondazione mondo digitale, che coinvolge i giovani dall'ideazione del gioco alla realizzazione della app. Il lavoro si divide in due fasi: nella parte ideativa i ragazzi saranno suddivisi in squadre di 4 partecipanti ognuna e saranno impegnati a scrivere un plot. Nella seconda fase, invece, si applicheranno nella creazione vera e propria della app. Un processo lungo quanto un anno accademico, che si concluderà con la premiazione: "Si fronteggeranno 10 squadre finaliste e vincerà il team che avrà sviluppato il prodotto più affine agli obiettivi di 'App in Progress' e più idoneo ad essere realizzato commercialmente".
DALLA TESTA AL CUORE - Il logo del progetto è un robot attraversato da una chiave che collega la testa al cuore, alle emozioni. L'idea di Cavarra è nata durante il tirocinio nelle scuole, grazie al contatto con gli studenti. "Con la crisi economica bisogna puntare sulle emozioni e la creatività- aggiunge la psicoterapeuta- aiutando i giovani a trasformare le loro passioni in nuovi lavori. In questo caso trasformare l'amore per i videogiochi in progetti imprenditoriali da vedere e vendere nel futuro". Presenti alla conferenza gli studenti dell'Itis Giovanni XXIII, la prima scuola dove verrà sperimentato 'App in Progress', e gli alunni dell'Istituto tecnico Federico Caffè. PARTNER - Tra i partner: Porta Futuro, Provincia di Roma, Miur, Cna, Fondazione mondo digitale, Ied, Kublai, Isfol, Accademia italiana videogiochi, Diregiovani.it e Istituto di Ortofonologia. Il progetto ha ricevuto il patrocinio della Regione Lazio.
(Wel/ Dire)