Sessa: 'Non compreso cos'e' crescita culturale ed emotiva'
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 27 set. - Ritirare sei bambini da una classe poiche' il loro compagno e' autistico e' "una cosa gravissima. Vuol dire non aver capito minimamente cosa sia la crescita culturale ed emotiva di un bambino, che nel suo percorso formativo deve conoscere i vari aspetti della vita. È nella differenza che si sviluppa la crescita, e' nell'aiutare gli ultimi che si educa all'amore, alla solidarieta' e alla carita'. Il rischio e' che questi bimbi diventeranno competitivi e odieranno il prossimo se verranno sottratti al rapporto con i disabili, con le persone diverse, trattate come se fossero dei subumani". Si sfoga cosi' Corrado Sessa, presidente dell'associazione di genitori di ragazzi autistici 'L'Emozione non ha voce Onlus', commentando i fatti di Mugnano.
I bambini "maturano e affinano la loro intelligenza se imparano a rapportarsi con queste differenze, perche' sapranno cos'e' l'integrazione. Questi genitori, non conoscendo la parola solidarieta', creeranno figli insensibili. Il rapporto con una persona in difficolta'- continua Sessa- aiuta ad aprirsi, a maturare e a fare meno capricci. Si sviluppano emozioni e aspetti positivi del carattere del bambino". Gli autistici sono soggetti con "grande sensibilita' e si accorgono quando sono accettati o meno in un ambiente. A volte possono cadere anche in depressione se constatano il loro rimanere indietro rispetto ai compagni.
L'unica ricetta valida e' l'amore, il saperli amare. Inoltre- conclude il genitore- molti ragazzi hanno uno spettro autistico che gli consente di stare in classe, di leggere e scrivere. Sono esseri deboli che vanno aiutati e soprattutto non sono soli. Con loro ci sono gli insegnanti di sostegno".
(Wel/ Dire)