'Senza genitori sono molto vulnerabili ed esposti ad abusi'
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 27 set. - "Oltre 4.150 bambini della Siria hanno oltrepassato il confine verso i Paesi vicini senza genitori o parenti adulti". A renderlo noto e' l'Unicef, che pero' sottolinea: "Questo dato riguarda soltanto i bambini che sono stati identificati e registrati. Il numero reale e' chiaramente piu' alto".
Nello specifico, in Libano e' arrivato il piu' alto numero di bambini separati/non accompagnati: 1.698. Vi e' poi la Giordania, 1.170 bambini, tra i quali anche alcuni di appena nove anni, la maggior parte dei quali sono al campo rifugiati di Za'atari.
Ognuno di questi bambini ha assistito, o ne e' stato vittima, di violenza terribili. Separati dai propri parenti o da coloro che se ne sono presi cura, sono estremamente vulnerabili a sfruttamento e abusi. È il caso di Aya, che vive in un insediamento di tende, in un frutteto di mandorle a Sawiri, proprio al confine con la Siria, vicino alla strada tra Damasco e Beirut. Ha 11 anni e si prende cura di suo fratello di 7 anni e della sorella di 4, vivendo tutti insieme a uno zio. Ha iniziato a frequentare le attivita' ricreative supportate dall'Unicef, e lo scorso giovedi', per la prima volta ha raccontato di "aver visto suo padre fatto a pezzi davanti ai suoi occhi".
Ci sono "molte ragioni per cui i bambini stanno lasciando la Siria da soli", denuncia il Fondo per l'Infanzia delle Nazioni Unite. "Molti hanno perso le proprie famiglie nei combattimenti, e stanno scappando per salvare le proprie vite. Altri stanno lasciando la Siria per riunirsi con i membri delle proprie famiglie, che sono fuggiti prima. Altri invece sono stati mandati via dai propri genitori per paura che potessero essere arruolati in combattimenti".
L'Unicef sta lavorando con i suoi partner per identificare i bambini separati e non accompagnati e per garantire loro la protezione di cui hanno bisogno, che comprende: alloggi sicuri, fino a quando genitori e familiari non saranno rintracciati; supporto medico; sostegno psicosociale e nell'istruzione.
(Wel/ Dire)