(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 6 set. - 'Non posso fermare il vento ma posso orientare le vele' e' un famoso detto del mare che vale anche per i ragazzi autistici. E sulla base di questa intuizione Mauro Screti, socio fondatore dell'associazione di genitori di ragazzi con autismo Divento grande onlus, ha organizzato oggi, presso il circolo velico Le sirene di Nettuno, la prima regata in cui hanno gareggiato 10 minori con autismo dai 6 ai 14 anni. Leonardo, Alessandro, Nicolas, Alessandra, Matteo, Riccardo, Alessio, Antonio, Allegra e Mattia sono stati imbarcati come prodieri, timonieri e allievi velisti sulla flottiglia composta da un 420 e un optimist.
"La regata e' nata per gioco e per caso- ha spiegato Screti- durante una giornata di corso uno degli istruttori ha avuto un contrattempo chiedendo a me di sostituirlo. Non sono un istruttore, ma pratico vela da sempre e le mie figlie le porto spesso in barca con me. Durante la lezione mi sono trovato ad arrivare in boa insieme alla barca portata da un altro istruttore. Da velisti nessuno dei due ha voluto cedere il passo, cercando di guadagnare quell'interno boa che da' diritto a virare per primo. Non eravamo in regata, ma sfido chiunque a palleggiare con un pallone davanti a una porta e a non tirare mai". Al momento del sorpasso, "io e mia figlia- ha proseguito Screti- abbiamo esultato come quando si esulta per un gol della propria squadra del cuore, battendosi il 5. Il tutto e' durato si' e' no un minuto, ma quando siamo tornati a terra ci siamo guardati con l'istruttore e abbiamo pensato alla veleggiata".
Cio' che "serve ai ragazzi con disturbo autistico e' sapere sempre cosa accade intorno a loro- ha precisato il genitore- quindi lo spiegare a mia figlia tutto quello che succedeva, preparandola alla virata e al sorpasso e soprattutto rendendola partecipe, ci ha aiutato a fare qualcosa di complicato nel modo piu' semplice possibile".
A rimarcare l'importanza del coinvolgimento e' stato anche il presidente dell'associazione, Andrea Basciani, perche' "l'integrazione di questi giovani con autismo in attivita' sportive agonistiche puo' diventare uno strumento terapeutico efficace". In barca i ruoli sono tanti, e poiche' questi ragazzi hanno una "sensibilita' sensoriale accentuata gli abbiamo affidato mansioni semplici ma tecniche, collocati soprattutto alla vela di prua, dove bisogna seguire le istruzioni del comandante".
Ma la vela, oltre ad essere uno sport e una possibile terapia, e' una "vera filosofia di vita- ha affermato il presidente del circolo Le sirene, Marco Ciccotosto- insegna ad essere grandi, perche' saper condurre una barca vuol dire prendere decisioni importanti in mezzo al mare, senza motore e nel rispetto della natura".
Al fianco delle imbarcazioni in competizione, il 'Moro di Pomezia' e 'Luna Grossa', ci sono stati anche i sommozzatori volontari della protezione civile dell'associazione 'Tridente sub Nettuno' per garantire la "sicurezza della manifestazione- ha fatto sapere Maurizio Camusi, segretario e responsabile tecnico dell'associazione- e assistere i ragazzi durante la gara". Presenti ovviamente gli istruttori di vela, precedentemente supportati da un'educatrice nel trovare le migliori strategie di comunicazione: "Bisogna parlare ai ragazzi autistici con il corpo, attraverso una comunicazione visiva. Spesso un'indicazione gestuale consente di direzionare piu' facilmente questi soggetti, aiutandoli a capire cosa fare e come muoversi all'interno di un'imbarcazione", ha rivelato Francesca Bonicci, coordinatrice educativa del progetto 'Estate crescendo'.
I ragazzi di Divento grande onlus sono "diventati ormai degli ottimi marinai- ha rassicurato Valerio Montuschi, istruttore del circolo- essendo riusciti ad apprendere i fondamenti della navigazione a vela, quale il mantenimento dell'assetto e l'utilizzo della forza del vento".
La premiazione ha avuto luogo alle 16 e, "per ringraziare la citta' di Nettuno- ha spiegato Screti- il trofeo e' consegnato al sindaco Alessio Chiavetta, che dovra' conservarlo per un anno e poi restituirlo l'anno prossimo per rimetterlo in palio. Da tre anni- ha ribadito l'ideatore dell'iniziativa- lavoriamo con questi ragazzi e abbiamo creato un modello che sembra funzionare, speriamo di ripetere questa manifestazione anche nel 2014 e chissa'- ha concluso- se un giorno altri circoli velici potranno partecipare con i loro equipaggi 'speciali'".
Sponsor dell'evento sono stati il Banco di credito cooperativo di Nettuno, la Conad presso il centro commerciale le Vele di Nettuno, Aditinet, le delizie del Forno di Roberta Truffi (Lavinio, Anzio), la Carrozzeria LoBello di Anzio, Masci Gioielli di Aprilia, Colista impresa edile di Nettuno, la farmacia Scacciapensieri di Nettuno, la Cooperativa Florida (operatori del 118), Utopia onlus, i volontari della protezione civile di Nettuno il Tridente e il Comune di Nettuno.
(Wel/ Dire)