MINORI. Media sotto controllo, torna comitato per i minori
Mensi: Si' a programmazione di qualita', ma applicare sanzioni
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 25 ott. - "La famiglia costituisce un presidio educativo fondamentale, che nessun comitato o sanzione potra' mai sostituire. È essenziale che il comitato intervenga a promuovere una programmazione di qualita' incentinvando emittenti a una sorta di affinamento, a programmi che valorizzino valori alla base della famiglia, dell'educazione, ai valori della solidarieta' della cittadinanza consapevole". Maurizio Mensi e' il presidente del 'ricostituito' Comitato Media e Minori, che riprende la "tutela dei diritti e del benessere dei minori". Oggi infatti l'organismo, formato da 15 membri in rappresentanza di emittenti radio-tv, associazioni di utenti e istituzioni (Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni e ministero dello sviluppo economico), e' stato presentato a Roma presso gli uffici del ministero dello Sviluppo economico, ricostituito con decreto del 17 luglio scorso su iniziativa del viceministro con delega alle Comunicazioni, Antonio Catricala', che ha individuato "nella tutela dei minori uno degli elementi qualificanti della sua azione". Presente anche il presidente dell'Autorita' per le garanzie nelle Comunicazioni, Angelo Cardani.
Catricala' ha parlato di un lavoro, quello che fara' il comitato, che "non sara' facile" anche perche' da quando il Comitato non ha piu' lavorato "molte cose sono cambiate". Oggi "la televisione e' un aiuto per tutti noi, per le nostre famiglie- ha detto ancora Catricala'- Nelle nostre case e' una collaboratrice amica. Pero' necessita di un minimo di verifica, che non e' mai una censura ma un modo per stabilire se siano rispettati i valori, quelli del comune sentire, non parliamo di una ideologia di una fazione o della fede di una setta. Ma un comune sentire etico. Intanto da quando il comitato non ha piu lavorato, molto cambiato, tutto cambia.
Il Comitato ha il compito di assicurare, "attraverso un'attivita' di monitoraggio e di controllo, l'applicazione del Codice di autoregolamentazione 'Tv e Minori' e promuovere altresi' iniziative di educazione e sensibilizzazione all'uso corretto dei Media, rivolte a scuole, famiglie e al pubblico in generale".
Il Codice e' nato nel 2002 "come atto di autodisciplina delle emittenti radiotelevisive pubbliche e private, nazionali e locali, e ha definito principi generali e norme di comportamento volte ad assicurare un livello di protezione ulteriore rispetto a quello previsto all'epoca dalle norme di legge attraverso una programmazione di qualita', il piu' possibile rispettosa dei valori dell'infanzia e dell'adolescenza e comprensiva di un'offerta dedicata ai minori. Nel 2004 l'osservanza del Codice e' diventata oggetto di un obbligo di legge per tutte le emittenti attive in Italia". Uno degli aspetti importanti "della nuova fase che si apre oggi per il Comitato- ha detto ancora il presidente Mensi- non e' solo quella di fondare la propria azione su l'aspetto sanzionatorio, ma anche su una promozione, sull'incentivare ad una programmazione di qualita', un intervento sul piano educativo, quindi sul territorio con i Corecom, in collaborazione con l'Autorita' per le comunicazioni e con le scuole". Mensi ha parlato dell'avviamento di "una campagna di 'media education' che e' tale e suscettibile di portare risultati costanti e duraturi". L'idea non e' quella di partire unicamente con l'obiettivo dell'azione sanzionatoria, spiega all'agenzia Dire: "È una attivita', quella sanzionatoria, che rimane ovviamente: il comitato dispone di poteri di intervento diffusi, penetranti e molto incisivi". Nel particolare, ha parlato di affiancare "l'azione dell'autorita' per le comunicazioni, che ha compiti e sanzioni pecunarie", mentre quella del Comitato "dispone di sanzioni ripristinatorie, quindi puo' ordinare, ingiungere a emittenti di spostare un programma che lede i diritti dei minori, indurre le emittenti a dichiarare una infrazione dandone comunicazioni ai telespettatori".
Il presidente del Comitato ha ribadito l'importanza "del rispetto delle norme, che fino a che ci sono debbono essere rispettate in modo rigoroso e puntuale ed e' un bene che ci siano e non vadano accantonate. Pero' per conseguire obiettivi a medio e lungo periodo, e' un bene cominciare con azioni di promozione ed educazione che deve contare sul coinvolgimento delle famiglie e delle scuole in primis".
È intervenuto anche Roberto Fico, presidente della Commissione di Vigilanza Rai, che parlato di minori "trattati come consumatori. Ed e' importante uscire da questa logica. Oggi il mondo sta cambiando, il modo in cui si fruisce di tv non e' come prima. Oggi i ragazzi hanno un tablet e si connettono con un altro minore in Brasile e chattano. Il mondo sta cambiando, come il supporto con cui fruiamo dei contenuti sta cambiando. E oggi i minori sono produttori di contenuti". Secondo Fico, poi, bisogna anche uscire dalla logica "commerciale, di minori sottoposti a bombardamento di spot. Bisogna proteggerli dal consumo esasperato".
(Wel/ Dire)
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