"Migliorare protezione minori secondo standard internazionali"
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 18 ott. - Lo scorso 6 marzo l'UNICEF ha pubblicato il rapporto "Children in Israeli military detention", che sottolinea le misure concrete per migliorare il trattamento dei bambini palestinesi sotto custodia militare in Israele. Il rapporto affermava che sembrava ci fossero casi di maltrattamenti durante gli arresti, trasferimenti e interrogatori dei bambini detenuti in Cisgiordania. In risposta, il ministro degli Affari Esteri d'Israele ha dichiarato di voler valutare le conclusioni del rapporto e lavorare per implementare queste raccomandazioni collaborando con l'UNICEF.
L'UNICEF, da allora, ha collaborato strettamente con l'ufficio del Procuratore Generale delle Forze Armate Israeliane, con la comunita' diplomatica e con organizzazioni internazionali Israeliane e Palestinesi per sostenere il processo di trasformazione delle raccomandazioni in azioni concrete. Dopo 7 mesi dalla pubblicazione del rapporto, si registrano ancora violazioni, come si evince dal primo Progress Report, appena reso noto dall'UNICEF. Le Autorita' Israeliane stanno prendendo diverse iniziative per seguire le raccomandazioni dell'UNICEF, tra cui: 1. Nel mese di settembre 2013, Il Comando Centrale dell'IDF per la Cisgiordania ha accettato un test pilota in due aree della Cisgiordania, basato su un nuovo approccio: emettere ordini di convocazione per i bambini piuttosto che arresti a casa nel cuore della notte, che possono essere traumatici per i bambini e i loro fratelli. E' uno sviluppo fondamentale, in linea con uno dei documenti di raccomandazione piu' importanti, che afferma che "gli arresti di bambini dovrebbero avvenire durante il giorno, anche in situazioni eccezionali e gravi".
2. Nell'aprile 2013, e' entrato in vigore l'Ordine Militare 1711 di Israele, che per la prima volta riduce il periodo di detenzione di un bambino palestinese prima di comparire di fronte ad un giudice del tribunale militare. Il nuovo ordine riduce: i tempi da 4 giorni a 24 ore per i bambini tra i 12 e i 13 anni e da 2 a 4 giorni per i bambini tra i 14 e i 15 anni. Non c'e' nessun cambiamento per i bambini tra i 16 e i 17 anni. Queste misure sono in linea con le raccomandazioni del rapporto, secondo le quali i bambini "in stato di detenzione, entro 24 ore dal loro arresto, dovrebbero avere accesso rapido ed efficace ad un controllo giurisdizionale indipendente sulla legalita' del loro arresto e della loro detenzione". In ogni caso, questi tempi possono essere estesi se vengono riscontrate "circostanze speciali".
3. Il Pubblico Ministero Militare ha affermato che dal giugno 2013, le udienze di custodia cautelare per i bambini si sono svolte separatamente da quelle degli adulti, come risultato di un accordo verbale tra pubblici ministeri e giudici.
L'UNICEF continuera' a collaborare con il Procuratore Generale delle Forze Armate Israeliane e promuovera' tutte e 38 le raccomandazioni del Rapporto, per migliorare la protezione per i bambini in conformita' agli standard internazionali. Queste raccomandazioni includono la proibizione di pratiche quali: bendatura degli occhi, detenzione dura, abuso fisico, denudazione e perquisizione, isolamento di bambini. Inoltre si raccomanda che, ad eccezione di circostanze estreme, i bambini non devono essere arrestati di notte; un avvocato o un membro della famiglia deve essere presente durante gli interrogatori dei minorenni sospetti e che siano effettuate video registrazioni.
(Wel/ Dire)