(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 11 ott. - I dati allarmanti sull'aumento delle violenze sui minori dimostrano che "non stiamo facendo abbastanza e che le misure che stiamo mettendo in campo sono insufficienti. Anche se abbiamo ratificato importanti provvedimenti, come la convenzionne di Istanbul, ci sono ancora molti passi avanti da fare". Lo ha sottolineato il Garante dell'infanzia e adolescenza, Vincenzo Spadafora, commentando i dati del dossier "Indifesa", presentato a Roma dall'associazione Terres des hommes.
"I dati di questo rapporto, che indicano un peggioramento su molti fronti, dovrebbero orientare le scelte di chi deve prendere decisioni nel Governo- aggiunge Spadafora- quello della violenza e' infatti un tema che va inquadrato nel tema piu' generale dei diritti dell'infanzia, ma l'instabilita' politica che stiamo vivendo rende difficile stabilire le urgenze su cui bisogna investire e lavorare. Passi avanti sono stati fatti, ma bisogna fare di piu'". Il Garante e' tornato a chiedere che Letta affidi la delega alla Famiglia e che vengano istituiti i vertici dell'Osservatorio infanzia, altrimenti non ci sono interlocutori con cui parlare sul tema dei minori: "e' scandaloso che i partiti di maggioranza non trovino un accordo su questi temi". Secondo la viceministra Guerra e' necessario lavorare anche sul piano culturale per contrastare le violenze e far in modo che esse vengano denunciate. "Ci sono casi anche gravi di mancata denuncia per la difficolta' di parlare delle violenze con amici e familiari- spiega- ma succede anche che le denunce non siano raccolte con la dovuta attenzione. Su questi aspetti dobbiamo investire". Federica Giannotta, responsabile advocacy di Terres des hommes, ha spiegato che in italia i reati che vedono come vittime i bambini sono in continua crescita, "si denuncia di piu' negli ultimi anni ma questi dati sono la punta di un iceberg". In questo senso secondo Donatella Vergari, segretario generale di Terres des hommes, e' necessario un impegno serio per prevenire il fenomeno.
Fonte: Redattore Sociale (Wel/ Dire)