Per fare luce su ruolo che genetica ha su loro primi anni di vita
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 4 ott. - Venerdi' 4 ottobre alle 9, presso l'aula Pocchiari dell'Istituto Superiore di Sanita', si e' aperta la seconda edizione del Convegno: "I gemelli in eta' pediatrica: epigenetica, epidemiologia e clinica", a cura di Mario De Curtis, ordinario di Pediatria alla Sapienza e direttore dell'unita' di Neonatologia, patologia e terapia intensiva neonatale del Policlinico Umberto I e di Maria Antonietta Stazi, responsabile del Registro nazionale gemelli dell'Istituto Superiore di Sanita'.
I gemelli rappresentano un ambito di ricerca molto importante sotto il profilo medico e sociale. Infatti piu' della meta' di loro nasce prematuramente (cioe' prima di 37 settimane di gestazione) e nel 10-15% dei casi, con un peso alla nascita molto basso (<1500 g). Questi neonati spesso necessitano di cure particolarmente impegnative e costose nelle unita' di terapia intensiva neonatale e, data la non rara insorgenza di complicanze, sono rispetto ai nati singoli, a maggior rischio di morte e di alterazioni dello sviluppo neuromotorio e comportamentale.
Negli ultimi 30 anni il numero dei gemelli e' raddoppiato, a causa del sempre piu' frequente ricorso a tecniche di procreazione medicalmente assistita insieme all'aumento dell'eta' materna al parto.
Il convegno, organizzato nell'ambito del master di Neonatologia della Sapienza, intende focalizzare l'attenzione in particolare sul ruolo che la genetica, le abitudini di vita e l'esposizione a fattori ambientali giocano nel determinare lo stato di salute nei primi anni di vita dei gemelli. L'incontro sara' anche l'occasione per confrontarsi sulle problematiche legate alla nascita come l'organizzazione dell'assistenza perinatale, l'elevata percentuale di tagli cesarei e il maggiore rischio per la salute dei bambini nati da madri con un svantaggio sociale.
"Un miglioramento dell'assistenza dei nati prematuri, e quindi anche dei gemelli- spiega Mario De Curtis- potrebbe sicuramente aversi con una piu' efficiente organizzazione regionale delle cure perinatali: con una riduzione del numero delle piccole maternita' che spesso non sono in grado di affrontare situazioni di emergenza e di offrire un'assistenza specialistica, con il potenziamento del numero dei posti di Terapia Intensiva neonatale, con il relativo personale, nelle grandi maternita' dove vengono assistite donne con gravidanze a rischio".
La sessione conclusiva del convegno prevede sabato, alle ore 17, un incontro con circa 150 coppie di bambini gemelli insieme alle loro famiglie presso il Museo dei Bambini di "Explora", dove si affrontera' il tema dell'essere genitori di gemelli.
(Wel/ Dire)