(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 29 nov. - Le coordinatrici regionali e delle grandi citta' delle donne Partito democratico con la coordinatrice nazionale, Roberta Agostini, scrivono ai tre candidati alla segreteria nazionale per promuovere una discussione su temi importanti durante l'ultima fase della campagna congressuale e per chiedere alcuni impegni.
Le donne del Pd vogliono che "l'aumento del tasso di occupazione femminile, il rilancio di politiche per l'infanzia, per la non autosufficienza, per il sostegno alla maternita' e contro la poverta' siano priorita' del Pd e del governo che sosteniamo perche' sono politiche che non servono solo alle donne, ma rappresentano un passo avanti verso una nuova crescita democratica".
Inoltre, "il tema dei diritti e' sempre piu' centrale in una moderna societa' civile. Per questo- continuano- e' necessario dare piena attuazione alla legge 194, cambiare la legge 40, rilanciare politiche pubbliche contro la violenza ed il femminicidio, affermare l'universalita' dei diritti delle donne come diritti umani, a partire da quelli delle migranti".
Le democratiche pongono ai candidati alla segreteria questi temi convinte che senza un'assunzione del punto di vista delle donne non ci potra' essere cambiamento. "La condivisione della responsabilita' dello spazio pubblico e' condizione essenziale per rivolgere proposte moderne ed avanzate alla societa' italiana". Per questo, scrivono le coordinatrici democratiche, "dobbiamo cambiare leggi elettorali, regole, statuti, nel senso di una piena attuazione della parita' di genere e, per quanto riguarda il nostro partito, applicare le regole che ci siamo dati: parita' di genere nelle liste per l'assemblea nazionale, nella scelta dei capilista e in tutti in tutti gli organismi di direzione politica, sia a livello nazionale che nei territori".
Poi, scrivono ancora: "Vogliamo che sia rilanciata la conferenza delle donne del Pd come luogo importante non solo per l'elaborazione di idee e proposte, ma anche per consolidare e valorizzare una classe dirigente di donne democratiche".
(Wel/ Dire)