(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 22 nov. - Dal 2000 al 2012 a Roma all'ospedale San Camillo-Forlanini sono state registrate 2.715 interruzioni volontarie di gravidanza di donne entro il 18esimo anno di eta' (2.058 italiane e 657 dei Paesi a forte pressione migratoria (Pfpm). Di queste, 165 ragazze erano almeno alla seconda interruzione. E' quanto emerso durante il seminario 'Mamme bambine: troppo grandi per giocare, troppo piccole per essere mamme' organizzato all'ospedale San Camillo-Forlanini in occasione della Giornata mondiale per i diritti dell'infanzia.
Scorrendo i dati si evince come la proporzione di donne molto giovani fra chi interrompe la gravidanza sembra in leggero aumento. Non si riscontrano i bassi livelli in termini di titolo di studio evidenziati per i parti in questa classe di eta'. Si osservano interruzioni in eta' estremamente precoci: una settantina a 14 anni e oltre 200 a 15 anni. La probabilita' che una gravidanza iniziata venga interrotta e' circa doppia nelle donne sotto i 19 anni, rispetto alle classi d'eta' superiori. La probabilita' che una donna sotto i 19 anni interrompa la gravidanza e' piu' alta fra le italiane che fra le donne dei Paesi a forte pressione migratoria.
Nel periodo dal 2000 al 2012 hanno partorito a Roma al San Camillo-Forlanini 416 donne sotto i 19 anni. Una media dell'1% del totale dei parti (41.900 dal 2000 al 2012) ha riguardato quindi donne in giovanissima eta'.
Mettendo a confronto questi dati con quelli nazionali e del Lazio, disponibili per il periodo 2008-2011, emerge che la percentuale complessiva di parti da donne sotto i 19 anni di eta' presso il San Camillo e' analoga a quella nazionale e quasi doppia di quella media del Lazio. Mentre emerge una differenza rispetto alla media italiana: in Italia le partorienti sotto i 19 anni sono composte per quasi l'80% da italiane e provenienti dai Paesi a sviluppo avanzato (Psa), nel caso del San Camillo il 55% sono italiane e provenienti dai Paesi a sviluppo avanzato ed il restante dai Paesi in via di sviluppo (Pvs).
Analizzando la composizione delle partorienti per titolo di studio emergono delle differenze significative: oltre la meta' delle partorienti sotto i 19 anni (il 51,2%) non hanno alcun titolo di studio (34,9%) o la licenza elementare (16,3%), mentre al contrario fra le partorienti sopra i 19 anni la quota di quelle senza titolo di studio (1,4%) o con la licenza elementare (1,6%) e' nettamente piu' bassa. Occorre anche sottolineare che nelle partorienti straniere sotto i 19 anni la quota senza alcun titolo di studio (46%) o con la licenza elementare (17,9%) e' ancora piu' alta della media: rappresentano poco meno dei due terzi (63,9%) del totale delle partorienti straniere.
Questo sembra indicare che la gravidanza in eta' molto giovane e' strettamente legata al livello culturale, che influisce fortemente sulle possibilita' di gestire una procreazione responsabile. La conoscenza della fisiologia della riproduzione e delle tecniche di contraccezione e' sicuramente molto influenzata dal livello culturale.
La giovane eta' delle partorienti ha una conseguenza anche sul riconoscimento del neonato: uno ogni cinque neonati (20,9%) da partorienti sotto i 19 anni sono stati riconosciuti o da un solo genitore o da nessuno dei due (23,8% per le partorienti straniere), mentre nel caso delle partorienti piu' adulte questa situazione riguarda un neonato ogni ventitre' (4,2%).
Anche la quota delle nascite prima del termine fisiologico appare piu' quasi doppia fra le partorienti piu' giovani (16,8%) rispetto alle altre (9,6%) ed e' ancora piu' alta per le giovani partorienti straniere (17,9%). Il peso del neonato alla nascita e' mediamente inferiore nelle giovani madri ed un quarto dei neonati ha un basso peso (inferiore ai 2,5 chili). Poco meno di una ogni sei delle giovani madri aveva gia' avuto un altro parto in precedenza (valore che sale a oltre una ogni 5 per le madri straniere e scende a una su nove per quelle italiane). Inoltre va segnalato che in questo periodo si sono registrati parti in eta' molto giovani: quattro a 13 anni e 43 a 15 anni.
(Wel/ Dire)