(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 15 nov. - "O decidiamo che la poverta' minorile e' un'emergenza, la nostra emergenza, o perdiamo ogni diritto di parlare del futuro". Lo ha detto oggi Michela Vittoria Brambilla, presidente della commissione bicamerale per l'infanzia e l'adolescenza, intervenendo ad un convegno organizzato in Senato da 'Save the children' sulla policy per la tutela dei minori dagli abusi.
"In questa nostra Italia che ha da poco festeggiato il 150.o anniversario dell'unita' nazionale, e che siede ancora nel consesso dei paesi piu' industrializzati- ha ricordato Brambilla- il 17,6 per cento dei bambini e degli adolescenti vive in condizioni di poverta' relativa e il 7 per cento in condizioni di poverta' assoluta, e sono a rischio di poverta' ed esclusione sociale quasi la meta' dei bambini che vivono in famiglie con tre o piu' minorenni. In un panorama gia' desolante di disinvestimento sulla famiglia e sulle giovani generazioni che sono il futuro del Paese.- ha continuato - e' francamente intollerabile il taglio di oltre 10 milioni annui al Fondo nazionale infanzia e adolescenza. Percio', a nome di tutta la commissione, ho chiesto al presidente Letta che fosse ripristinato il fondo almeno al livello dell'anno scorso".
Dopo aver citato alcuni dati Unicef sulla violenza contro i minori - 223 milioni di bambini vittime di abusi nel mondo, il 20 per cento delle donne e il 5-10 per cento degli uomini che riferiscono di aver subito abusi sessuali durante l'infanzia o l'adolescenza, il 41 per cento degli omicidi nel mondo che hanno come vittime persone tra i 10 e i 29 anni - Brambilla ha osservato che la violenza, soprattutto quella contro i piu' deboli, "e' un fenomeno diffuso e multiforme: a volte si manifesta con clamore ed evidenza, a volte resta sotto silenzio".
E i casi, continua la presidente della commissione per l'infanzia e l'adolescenza, "evidentemente piu' insidiosi, e forse anche i piu' dolorosi, sono proprio quelli che passano inosservati. Sappiamo- ha aggiunto parlando delle 'buone pratiche' di prevenzione- che gli abusi contro i minori sono molti di piu' di quelli denunciati e che la maggior parte - c'e' chi dice il 60 per cento e chi dice di piu' - avviene nell'ambito familiare o e' riconducibile alla cerchia dei conoscenti del minore o, peggio ancora, a persone in posizione fiduciaria e autorevole. Diventa dunque essenziale per qualunque organizzazione operi con i minori, e io credo anche in generale, elaborare o far propria, e concretamente attuare, una 'prassi' di tutela, che consenta di gestire con la massima correttezza ed efficienza le situazioni piu' delicate.. La policy adottata da Save the children da' una risposta ferma ed equilibrata alla fondamentale esigenza di 'rendere visibile l'invisibile' e si pone oggettivamente come esempio per le Istituzioni, gli enti locali e le associazioni che si occupano di bambine, bambini e adolescenti".
(Wel/ Dire)