(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 15 nov. - La sentenza del Tar Lazio "produrra' senza dubbio dei vantaggi per gli assistiti e per le strutture ambulatoriali". Ne e' convinto Renato Bernardini, segretario generale della Federazione degli organismi per l'assistenza alle persone disabili (Foai), in merito all'annullamento del comma 2 del punto 5.1 del decreto 39/2012. Il ricorso presentato dalla associazione Anffas di Latina "verteva principalmente sulla libera scelta dei cittadini riguardo al luogo di cura - nel nostro caso centri di riabilitazione ex art.26 accreditati con il Sistema sanitario regionale - e agli specialisti delle strutture private accreditate. Il decreto 39/2012, tra le altre disposizioni emanate- spiega il dirigente- frapponeva una serie di pastoie burocratiche che poco hanno a che vedere con la riabilitazione, costringendo i disabili e, nel caso di minori, con le famiglie a una serie di passaggi che ne rallentavano significativamente l'ammissione in cura costringendoli spesso a ricorrere a visite private in extramoenia presso specialisti pubblici".
Coloro che "non potevano accedere con questa modalita' si sono trovati spesso ad essere visitati presso le Aziende USL le quali, impreparate e disinformate sulle procedure previste dal decreto stesso, hanno fatto valutare i pazienti da medici specialisti in servizio Asl che nulla avevano a vedere con le patologie riabilitative". La Foai ha "provveduto ad informare l'Assessorato regionale- conclude Bernardini- con l'invito a prenderne atto".
(Wel/ Dire)