"E' come se fossero agli arresti domiciliari o scolastici"
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 15 nov. - Allarme dell'Ateneo e del Comune di Bologna: "I bambini di oggi sono agli arresti domiciliari o scolastici", devono uscire all'aria aperta. I bambini insomma stanno troppo chiusi tra quattro mura, che siano quelle di casa o delle aule. Si tratta di una protezione, messa in atto da parte delle famiglie e della scuola "per amore" e "per prudenza", che pero' porta l'educazione a diventare "anti-pedagogica", perche' i piccoli sono tenuti "agli arresti domiciliari o scolastici" e non si da' loro la possibilita' di fare esperienza "di inciampare, di capire che la realta' a volte e' anche ruvida". Eppure le ricerche scientifiche dicono che "l'ambiente outdoor" puo' far stare meglio i bambini, puo' aiutare loro a imparare meglio. Inoltre l'attivita' fisica e' un toccasana contro l'obesita'.
Per tutte queste ragioni, messe nero su bianco in un pieghevole, il Comune e l'Universita' di Bologna hanno organizzato un convegno intitolato "Outdoor education, l'educazione sicura all'aperto". L'incontro, nato nell'ambito delle iniziative per la Giornata mondiale dell'infanzia e dell'adolescenza, si svolgera' sabato al teatro Testoni, ma e' gia' 'sold out' con 400 iscritti, di cui in terzo da fuori Bologna. E' Roberto Farne', docente del Dipartimento di Scienze per la qualita' della vita dell'Ateneo e tra gli organizzatori del convegno, a lanciare l'allarme stamane alla presentazione del calendario delle iniziative a Palazzo D'Accursio.
"In Italia e' la prima volta che si parla di questo tema- dice- e il convegno servira' per lanciare una sperimentazione a Bologna con gli educatori, rendendoli consapevoli di questa urgenza, in modo che coinvolgano anche i genitori". Da un lato, infatti, prosegue Farne', "la nostra generazione e' 'ammalata' di eccesso di sicurezza verso i bambini" e dall'altro, gli educatori "hanno molto timore che i piccoli, stando fuori, si facciano male e che la responsabilita' ricada in toto su di loro". Il convegno puo' dunque essere una chiave per evitare "il pericolo dell'inazione" nei piccoli e per raccontare cosa si fa nelle scuole di Bologna per risolvere il problema.
Questo non e' l'unico evento organizzato in occasione della giornata della Convenzione: Comune e Provincia, infatti, lunedi' mattina alle 9.30 riuniranno i loro Consigli in seduta congiunta e "ordinaria", perche' "il tema dell'infanzia e dell'adolescenza e' un argomento della quotidianita' per gli eletti", dice la presidente del Consiglio comunale, Simona Lembi. Si discutera' dell'articolo 29 della Convenzione, che riguarda l'identita', l'educazione e i valori culturali, in particolare per quanto riguarda il rapporto degli adolescenti e dei preadolescenti coi social network. Sono nove, pero', aggiunge l'assessore comunale alla Scuola, Marilena Pillati le giornate di celebrazione della Convenzione, con tanti incontri e seminari per gli adulti, e tanti eventi per i bambini. Dagli spettacoli, alle letture, dalle presentazioni di libri a 'lavoretti' di manutenzione dei giardini. Il tutto con l'adesione di 45 agenzie educative, perche' "Bologna e' una citta' per bambini nei suoi luoghi e nella sua storia", conclude. Il calendario completo sio trova su: www.comune.bologna.it/bolognacittaeducativa (Wel/ Dire)