(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 29 mar. - Una buona notizia dalla Regione Toscana per gli spazi a servizio dell'infanzia: l'ammontare dei finanziamenti che stanno arrivando a Comuni, enti e cooperative sociali e' salito a 6,4 milioni; cio' consente di realizzare 20 strutture con una particolare attenzione per i centri educativi "zero-sei".
"Un anno fa, quando venne lanciato il bando, le risorse disponibili erano 4,2 milioni ma- sottolinea con soddisfazione Stella Targetti, vicepresidente con delega all'Istruzione- siamo riusciti a trovare altri 2,2 milioni di euro circa e dunque adesso, a istruttoria conclusa, siamo in grado di finanziare ben 20 progetti, la maggioranza dei quali riguarda i Centri zero-sei. Strutture innovative che superano la divisione fra nido e scuola dell'infanzia per offrire percorsi educativi integrati: non piu' classi/sezioni per eta' ma gruppi aperti nei quali il bambino viene inserito in base al proprio sviluppo". Il decreto e' fresco di certificazione. Sui 20 progetti risultati vincitori, ben 11 riguardano i Centri zero-sei ("Una scommessa tutta toscana dietro la quale sta un'idea pedagogica forte e innovativa, condivisa ampiamente da esperti ed educatori"): dall'assessorato regionale all'istruzione viene annunciata come imminente una iniziativa pubblica "per presentare e conoscere da vicino tutte le sperimentazioni- sottolinea Stella Targetti- che hanno vinto il bando".
Una di queste sperimentazioni ha sede a Livorno, una a Lajatico (Pisa) e una a Montevarchi (Arezzo). Altre tre sperimentazioni "zero-sei" sono rispettivamente a Prato, Lucca e Pistoia. Una a Empoli e una a Scandicci mentre le restanti tre sono situate nel comune di Firenze. Tre fra gli 11 progetti nella fascia "zero-sei" sono stati promossi da enti locali, sette da soggetti del privato e uno da un'azienda pubblica di servizi alla persona.
"Il privato sociale ha manifestato dinamismo e capacita' di cogliere le sfide - commenta Targetti - soprattutto in contesti territoriali nei quali c'e' una offerta pubblica di servizi educativi di qualita': forse non a caso il primo progetto nella graduatoria "zero-sei" e' stato presentato, a Livorno, da un soggetto privato in un territorio dove il Comune ha da tempo investito molto sulla continuita' educativa 0-6 anni, anche attraverso la scelta di collocare nello stesso edificio nidi e scuole dell'infanzia. A dimostrazione che il nostro sistema integrato pubblico-privato funziona".
Cinque i progetti vincitori riferiti ai tradizionali nidi per la prima infanzia (zero-tre anni): sono collocati sui territori di Volterra, Firenze, Cascina (Pisa), San Miniato (Pisa), Santa Maria a Monte (Pisa). I restanti quattro progetti finanziati riguardano servizi per l'infanzia (tre-sei anni): Montescudaio (Pisa), Minucciano (Lucca), Tavarnelle Val di Pesa (Firenze), Sinalunga (Siena). Con i 6,4 milioni di contributi, i proponenti realizzeranno opere per un importo complessivo, ammesso, che sfiora i 12 milioni di euro. Gli importi dei 20 progetti sono compresi fra i 20 mila e i 600 mila euro: riguardano spese per nuove costruzioni, ristrutturazioni edilizie, consolidamenti statici, ampliamenti e messa a norma di edifici, installazione impianti, attrezzature e arredi, costi di progettazione e collaudo lavori.
Alla scadenza del bando (30 luglio 2012) pervennero 140 domande: di queste, l'istruttoria ne dichiaro' ammissibili 114 con l'attribuzione di punteggi in base ai quali e' stata redatta la graduatoria che ha consentito, in base alle risorse effettivamente disponibili, di finanziare i primi 20 progetti.
"Questa consistente distanza fra bisogni delle comunita' e risorse in effetti disponibili - commenta Targetti - e' fonte di riflessione: non fa certo piacere constatare che se 20 sono i progetti finanziabili, ben 94 sono quelli destinati a restare fuori".
Il totale dei costi di tutte le 114 opere presentate e dichiarate ammissibili raggiunge i 56,3 milioni di euro: per venire incontro a tutte queste esigenze la Regione Toscana avrebbe dovuto disporre, per assegnare contributi ammissibili, di 29,5 milioni di euro (in realta' - come visto - ne ha potuti mettere 6,4).
Tornando sulla scelta "zero-sei", la vicepresidente ricorda come "in un momento di grande incertezza sul destino della scuola per l'infanzia e di difficolta' per i nidi, questi nuovi percorsi educativi puntano sul diritto al futuro e sono un contributo importante alla ulteriore crescita della cultura dell'infanzia". (Wel/ Dire)