PALMIERI: "ABUSO DIAGNOSTICO E TERAPEUTICO VERSO ALTRI INTERESSI".
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 29 mar. - L'Inpef (Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare) stigmatizza la nascita, al Bambino Gesu' di Roma del nuovo reparto di neuropsichiatria che dovra' occuparsi di 'patologie riconducibili alla psichiatria' (dislessia, depressione, disturbi comportamentali, deficit di attenzione). "Mentre chiudono i battenti comunita' per bambini abusati, rischiano la chiusura le case alloggio per i familiari di pazienti oncologici, mentre i piccoli con malattie rare non possono neanche ricevere le cure compassionevoli, e vengono soppressi posti letto e reparti strategici, in 18 mesi, invece, e con 3 milioni di euro, si istituiscono 8 posti letto per ricoveri che durano circa 9 giorni per malattie che non sono malattie e mai dovrebbero essere trattate in ambito psichiatrico", commenta Vincenza Palmieri, presidente dell'Istituto.
"Saremmo estremamente desiderosi di sapere- prosegue- quali terapie farmacologiche vengano proposte a bambini che non riescono a mettere in colonna i numeri o sbagliano l'apostrofo". Per la docente dell'Universita' degli Studi di Basilicata bisogna chiedersi "come mai il personale psichiatrico si occupa in maniera cosi' invasiva e senza limitazione professionale alcuna, di competenze che appartengono a questioni di carattere esclusivamente pedagogico? Quali sono i risultati, sul piano epidemiologico e della ricerca scientifica, di tanta ingerenza e tali prassi?". Da tempo l'Inpef sta "denunciando l'abuso diagnostico e terapeutico su bambini assolutamente sani ma che, a causa di una legge improbabile, basata su falsita' scientifiche e su diagnosi che altro non sono che la riproposizione di un sintomo o di segnale di difficolta' (come la disgrafia, ad esempio) finiscono nell'imbuto della salute mentale. E delle case farmaceutiche o, recentemente, a causa proprio dei sistemi compensativi previsti dalla succitata normativa, delle aziende informatiche. Troppe diagnosi, troppi ricoveri, troppi interessi che non rappresentano certamente- ha concluso Palmieri- il 'supremo interesse del minore' ma certamente gli interessi altri, probabilmente molto simili a quelli dei pediatri sospesi". (Wel/ Dire)