DATI PLAN INTERNATIONAL CONFERMANO RICERCA IDO SULLA 'PAURA' DELLA SCUOLA
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 8 mar. - "Tra i giovani il 'modello violenza' e' visto come un modo di vivere e quindi proposto ovunque". Cosi' Federico Bianchi di Castelbianco, direttore dell'Istituto di Ortofonologia (IdO), ha commentato i dati di Plan International relativi alla violenza fisica, psicologica e sessuale subita nel mondo da una percentuale elevatissima di bambini, che varia dai 500 milioni al miliardo e mezzo. A rischiare di piu', secondo la Onlus, sarebbero le femmine: 150 milioni subiscono violenze di carattere sessuale, mentre sono poco piu' della meta', 73 milioni, i ragazzi.
Purtroppo "le ragazze essendo piu' deboli- ha precisato lo psicoterapeuta dell'eta' evolutiva- sono piu' facilmente vittime di questa aggressivita'. Ma oggi c'e' anche una sorta di difficolta' a vivere la donna come elemento che mostri capacita' superiori in molti campi, cosi' la abbattono".
La Onlus ha inoltre indicato la scuola come il luogo privilegiato per le prepotenze, confermando i dati gia' riportati nel libro 'A scuola senza paura', che il direttore dell'IdO ha realizzato l'anno scorso con Magda Di Renzo, responsabile del servizio di Psicoterapia dell'eta' evolutiva, e Michele Capurso, pedagogista e ricercatore presso l'universita' di Perugia, rivelando che "il 27,6% degli adolescenti ha piu' paura di aggressioni a scuola contro il 16% che ha invece questo timore quando e' fuori dalla scuola". Secondo Castelbianco gli episodi di violenza avvengono piu' a scuola che fuori perche' "gli adulti non vedono e non capiscono le attuali dinamiche dei giovani. La scuola e' diventata l'unico punto di grande aggregazione, dove esplodono le rabbie covate nel tempo e impera l'acquisizione del modello basato sulla forza o meglio sulla violenza".
(Wel/ Dire)