PARTITO DA NAPOLI TOUR 21 TAVOLE ILLUSTRATE SU TRAGEDIE E VIOLENZE
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 8 mar. - Si chiama "Unchildren Infanzia negata" ed e' il progetto che nasce dall'idea dell'illustratrice Stefania Spano' di impiegare le immagini come strumento di denuncia sociale. La mostra e' realizzata in collaborazione con l'associazione Diritti d'Autore ed e' composta da 21 tavole illustrate - corredate da brevi didascalie a cura di Francesca de Lena - che raccontano altrettante storie di violenza subite dai minori in diverse parti del mondo. Si tratta di una rassegna itinerante, rivolta principalmente alle scuole medie e superiori interessate ad ospitare la rassegna con l'obiettivo di fare informazione sui diritti umani e di sensibilizzare sulle violenze che si verificano a diverse latitudini. Il tour di Unchildren ha preso il via dalla Scuola media statale "Viale delle Acacie" di Napoli che ospita la rassegna per una settimana.
Come afferma Stefania Spano': "Il punto di partenza e' l'affermazione di un principio universale, ovvero che ogni bambino ha diritto a vivere un'infanzia felice. Ho voluto realizzare questi disegni stilizzati e dai colori forti per offrire uno spunto di riflessione agli alunni delle scuole, aiutandoli a conoscere e comprendere le difficolta' e le sofferenze dei loro coetanei meno fortunati". Gia' nel 2009, in occasione del ventennale della dichiarazione Onu dei diritti dell'infanzia, la Spano' insieme a Terre des Hommes aveva portato le sue opere in diverse citta' italiane e persino a Bruxelles presso la sala conferenze della Comunita' Europea. Nei tre anni seguenti ha proseguito con il suo lavoro di rappresentazione illustrata delle discriminazioni a danno dei minori, incrementando il numero dei pannelli e aggiungendo ai disegni dei testi brevi ed essenziali. "Ho voluto dare continuita' a questa iniziativa - prosegue la Spano' - perche' ritengo importante che l'infanzia sia considerata una questione centrale in ogni parte del globo. La scelta di coinvolgere gli istituti deriva dalla volonta' di informare sui tanti abusi finora sconosciuti e che non riguardano solo i paesi in via di sviluppo, ma anche l'Occidente ricco. Nei miei disegni racconto le spose bambine, le mutilazioni delle mine antiuomo, l'infibulazione, il lavoro e lo sfruttamento minorile, l'anoressia e tanti altri casi di infanzia negata". Finora hanno dimostrato interesse al progetto non soltanto le scuole, ma anche associazioni e comuni che si sono rivolti agli organizzatori del progetto e hanno contribuito sostenendo l'iniziativa sulla piattaforma di Produzioni dal basso. (Wel/ Dire)