ALCOL, EPICENTRO AVVISA GIOVANI: ESISTE MERCATO, SPESI 309 MLN EURO IN PUBBLICITÀ
CAMPAGNA SENSIBILIZZAZIONE MINSTERO-DIREGIOVANI.IT
(DIRE - Notiziario MInori) Roma, 31 mag. - Esiste un mercato dell'alcol ed e' anche molto redditizio: 309 milioni di euro spesi per pubblicita' alcoliche in Italia, di cui 65 milioni di euro solo in internet. Lo rivela un articolo di Epicentro, il portale dell'epidemiologia per la sanita' pubblica a cura del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute, ripreso nell'ambito della campagna di comunicazione contro l'abuso di alcol del Ministero della Salute, in collaborazione con Diregiovani.it, 'Non perderti in un bicchiere!', con l'obiettivo di sensibilizzare e informare i giovani sui rischi e gli effetti prodotti dal consumo e dall'abuso di alcol.
Da molti anni la Declaration on Young People and Alcohol di Stoccolma e la Conclusione del Consiglio sul bere dei giovani e adolescenti sollecitano la massima attenzione agli effetti del marketing delle bevande alcoliche sui minori. Anche la Risoluzione del Parlamento europeo relativa alla strategia comunitaria sull'alcol attiva dal 2007 al 2012 e il nuovo European Alcohol Action Plan pongono le attivita' di controllo e contrasto alle modalita' di marketing, pubblicita' e commercializzazione (che regolarmente infrangono i codici di autoregolamentazione in gran parte degli Stati membri) come attivita' saliente e prioritaria per la tutela reale della salute dei minori in tutta Europa.
Per fornire una visione d'insieme dell'impatto del marketing rispetto a quanto richiesto dalle direttive europee riguardanti la regolamentazione della comunicazione commerciale e le modalita' di promozione delle bevande alcoliche che possono attrarre in modo particolare i minori, o comunque le giovani generazioni, la Commissione europea ha affidato all'Executive Agency for Health and Consumers (Each) una ricerca specifica. I risultati di questa indagine sono pubblicati sul sito della Dg Sanco in un report dal titolo 'An overview of the market for alcoholic beverages of potentially particular appeal to minors' .
"È evidenza condivisa che il tema 'alcol e giovani' e' ormai urgente e prioritario non solo poiche' i minori sono piu' a rischio degli adulti riguardo agli effetti nocivi dell'alcol ma anche perche' abusarne in tenera eta' puo' portare a conseguenze di lunga durata- spiega Emanuele Scafato, direttore dell'Osservatorio nazionale alcol, Cnesps-Iss- il report europeo si proponeva di formalizzare le conoscenze e rilevare la realta' dei fatti per delineare le caratteristiche del rischio indotto dalla pubblicita' e dal marketing delle bevande alcoliche che risultano appealing, affascinanti per i giovani, proposte in maniera spesso ingannevole come prodotti di tendenza, garanti di successo sociale, sessuale o di elevate performance fisiche e psichiche". Oltre all'analisi dell'esistente dalla Commissione europea sono state richieste indicazioni utili per poter informare al meglio coloro che hanno la responsabilita' di indirizzare le politiche a livello europeo o nazionale.
Lo studio ha utilizzato diverse fonti informative: I dati Euromonitor, per descrivere le vendite generali degli alcolici nei Paesi europei; i dati del progetto European School Survey Project on Alcohol and Other Drugs (Espad), relativi al bere dei ragazzi di 15 e 16 anni nell'Unione europea; una revisione sistematica della letteratura (appositamente condotta per questo studio), volta a identificare i determinati delle bevande alcoliche che hanno un appeal particolare sui minori e i programmi e le strategie politiche per contrastarne la diffusione; i dati di tre case study, studi specifici condotti in tre Paesi europei: la Germania (per la sua esperienza di tassazione degli alcolpop), i Paesi bassi (per gli studi condotti sull'accesso agli alcolici nei supermercati) e l'Italia (come esempio per descrivere la situazione nell'Europa meridionale e in particolare nei Paesi in cui si consuma prevalentemente vino).
Il case study italiano e' stato condotto dall'Osservatorio nazionale alcol presso il reparto Salute della popolazione e suoi determinanti del Cnesps-Iss sulla base delle evidenze raccolte nel corso degli ultimi venti anni circa.
(Wel/ Dire)
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