(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 24 mag. - Il passaggio all'eta' adulta rappresenta, per i minori che sono stati accolti in comunita' o in affido, una fase particolarmente delicata. Una volta usciti dai percorsi di accoglienza, i neomaggiorenni si trovano spesso soli nella ricerca di una casa e di un lavoro e privi di punti di riferimento. Sull'argomento si confrontano psicoterapeuti, rappresentanti di associazioni e altri esperti venerdi' 24 maggio, a Bibbiano, in provincia di Reggio Emilia, in occasione dell'incontro Neomaggiorenni e autonomia personale.
Lavoro, abitazione e relazioni sociali.
La giornata, organizzata dalle cooperative Lesignola e Creativ, avviera' una riflessione sul tema a partire da alcuni progetti di sostegno ai ragazzi usciti da percorsi di accoglienza in comunita' o in affido portati avanti da associazioni e altre realta'. Interverranno, fra gli altri, Roberto Alberti, dell'Istituto Don Calabria di Verona, che raccontera' l'esperienza dell'Istituto, e Chiara Barazzoni, assistente sociale che illustrera' il progetto di cohousing del Servizio sociale integrato della Val d'Enza. Durante l'incontro, inoltre, Federico Zullo, presidente dell'associazione Agevolando, presentera' il volume Neomaggiorenni e autonomia personale: resilienza ed emancipazione, di cui e' curatore insieme a Paola Bastianoni, docente di psicologia dinamica all'Universita' degli studi di Ferrara. Il libro, nato dal confronto tra operatori e studiosi europei da tempo impegnati sul tema e promotori di esperienze di sostegno ai neomaggiorenni, presenta modelli teorici e buone pratiche realizzate in Italia e all'estero e si rivolge a operatori sociali, educatori, psicologi, ricercatori e, in generale, a tutti coloro che ½hanno a cuore il presente e il futuro di ogni cittadino, inclusi i giovani 'fuori famiglia', che necessitano piu' di altri di guardare al futuro con la consapevolezza e la sicurezza di non essere di nuovo 'da soli'".
La carenza e spesso l'assenza di interventi a favore di questi ragazzi, si spiega nell'introduzione, "rappresenta una consapevolezza 'presente' nella mente dei professionisti che, a diversi livelli, si occupano di minori 'fuori famiglia'". Per far fronte a queste carenze e "trasformare le segnalazioni e le argomentazioni in azioni capaci di promuovere un welfare orientato a rispondere in modo sistematico alle richieste che giungono da giovani cosi' vulnerabili, occorre, innanzitutto, promuovere cultura attorno al tema. Il presente volume nasce proprio con questo obiettivo". L'incontro prevede anche la proiezione di un video realizzato da Agevolando, che riporta alcune testimonianze di giovani che hanno sperimentato percorsi di accoglienza in comunita' o in affido.
Fonte: Minori.it (Wel/ Dire)