(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 24 mag. - "La politica e' assente. La Commissione per le Adozioni Internazionali e' stata letteralmente abbandonata politicamente. Ed e' stata mal gestita sotto il ministro Andrea Riccardi, il peggior presidente che la storia della Cai ricordi. Se non fosse stato per l'abnegazione della vicepresidente, Daniela Bacchetta, che ha letteralmente svolto una azione di supplenza alla totale mancanza di una guida politica, si sarebbero verificati danni irreversibili al sistema italiano delle adozioni internazionali". E' quanto dichiara il presidente di Ai.Bi, Marco Griffini, esprimendo la piu' profonda stima e apprezzamento nei confronti del lavoro della Bacchetta e ricandidandola alla guida della Cai, nonostante l'attuale regolamento non consenta un terzo mandato. "E' una persona veramente esperta della 'materia', molto apprezzata anche dai partner internazionali e attualmente l'unica in grado di garantire quella continuita' di indirizzo strategico necessaria per uscire dall'attuale crisi dell'adozione internazionale". La proposta di Ai.Bi. e' chiara: procedere ad una modifica dell'attuale regolamento della Commissione per le Adozioni Internazionali - che non permette la proroga dell'incarico dopo due mandati - al fine di consentire all'attuale vicepresidente Daniela Bacchetta di garantire una continuita' nella gestione della Cai.
A sostegno di una riconferma dell'attuale vicepresidente si schiera subito Gianfranco Arnoletti, presidente di Cifa Onlus: "Chiediamo con forza alle forze politiche di dotare la Cai di strumenti adeguati e idonei al compito di vigilanza e di aiuto alle famiglie. La vicepresidente Daniela Bacchetta ha professionalmente e meritoriamente condotto l'attivita' della Cai in momenti di completa latitanza politica e di cio' le siamo grati; pertanto saremmo lieti di una sua conferma, possibile con pochi passaggi normativi. Resta il fatto che e' di importanza fondamentale che venga nominato al piu' presto il presidente della Commissione per le adozioni internazionali, nomina non ancora avvenuta in seguito alla mancata assegnazione della delega alla Famiglia dell'attuale governo".
Unica voce contraria, e' quella dell'Associazione Enzo B e della sua presidente Cristina Nespoli: "Non intendo cadere in facili polemiche, ma dubito che molti enti auspichino la continuita' di una gestione che ha assicurato al sistema delle adozioni internazionali italiane non solo la piu' grave crisi della sua storia, ma che ha sistematicamente negato ogni interlocuzione costruttiva con gli enti Autorizzati, invece che tutelare e promuovere gli interessi reali dei bambini abbandonati e delle famiglie italiane. A me sembra che chi ha veramente retto le sorti dell'adozione internazionale siano stati gli enti, che in arrampicata solitaria hanno tenuto le posizioni, hanno portato avanti centinaia di adozioni, ottenute spesso con le unghie e con i denti, senza il sostegno e l'aiuto di nessuno".
La smentisce con forza il Coordinamento di Enti Autorizzati "Oltre l'Adozione" (Ola). Il portavoce Pietro Ardizzi dichiara: "Dissentiamo decisamente da quanto espresso da Cristina Nespoli, presidente di Enzo B. Ci sorprende che addebiti alla vice presidente Cai, Daniela Bacchetta, la piu' grave crisi della storia delle adozioni internazionali, come pure una gestione che 'ha sistematicamente negato ogni interlocuzione costruttiva con gli Enti'. Che i Paesi esteri abbiano chiuso le adozioni o le abbiano ridotte, che ci sia un forte calo di decreti di idoneita' rilasciati dai Tribunali alle coppie, che le adozioni diventino sempre piu' 'difficili', che ci sia da tempo la crisi economica che attanaglia tutti e tutto: e' colpa della vicepresidente? Va bene la critica, ma occorre che sia seria e parta dai dati della realta'".
E rispetto alla ricandidatura di Daniela Bacchetta, la posizione di Ola e' altrettanto chiara: "In questa situazione di attesa di un nuovo presidente, con la vice presidenza in scadenza di mandato fra 6 mesi occorrerebbe veramente creare una continuita' perche' l'esperienza, la conoscenza del sistema Italia ed estero, la professionalita' e la competenza non rischino di perdersi in breve tempo; e se necessario auspichiamo anche una modifica del regolamento pur di assicurare una continuita' e non ricominciare tutto da zero".
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