(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 17 mag. - La policy dell'alcol e' in mano agli Stati membri e "la Commissione europea non puo' costringere il singolo Paese a cambiare la propria politica, puo' solo cercare di sviluppare uno scambio di buone pratiche". Lo ha detto all'Alcohol prevention day, Giulio Gallo, esponente della direzione generale per la Salute e i Consumatori dell'organo esecutivo dell'Unione europea, in una videointervista su Diregiovani.it (http://www.diregiovani.it/istituzioni/campagna-prevenzione-alcoli smo/home-alcolismo/gallo-.dg).
"I giovani nella strategia comunitaria sono la prima priorita' e l'abuso di alcol in eta' adolescenziale e' per noi un grande problema - ha proseguito - a livello europeo, l'80% dei minorenni intervistati ha dichiarato di poter aver accesso all'alcol, ovvero di poterlo acquistare. Abbiamo all'incirca il 30%, un terzo dei giovani, che ha dichiarato di bere in eccesso, 5 o piu' bevande alcoliche in un'occasione, che noi definiamo binge drinking". I giovani sono soprattutto "a rischio di incidenti stradali- ha sottolineato Gallo- e la guida in stato di ubriachezza e' la piu' elevata causa di mortalita'". Ma esiste anche una correlazione alcol-cancro. "È dimostrato ed e' un problema meno conosciuto dalla popolazione - ha spiegato l'esponente comunitario - un lavoro molto importante sarebbe informare i consumatori su questo tipo di rischio, perche' il fruitore e' informato sul pericolo epatite o cancro al fegato, ma non sugli altri tipi di cancro. La popolazione ha poca conoscenza delle reali conseguenze legate all'alcol e noi- ha concluso Gallo- lavoriamo anche in questo settore".
(Wel/ Dire)