(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 12 lug. - "La poverta' minorile non e' solo un fenomeno inaccettabile dal punto di vista etico e della violazione dei diritti, ma anche una pesante ipoteca sul destino di centinaia di migliaia di bambini e bambine nonche' sul futuro dell'intero Paese". E' quanto dichiara Vanna Iori, deputata del Pd, membro della Commissione Affari Sociali, e da qualche settimana anche della Commissione Bicamerale Infanzia, che nei giorni scorsi ha presentato una mozione sulla poverta' minorile (assieme a Chiara Scuvera e Sandra Zampa) chiedendo venga iscritta con urgenza alla discussione in Aula. "Sono quasi due milioni i bambini che vivono in condizioni di poverta' relativa nel nostro Paese perche' le loro famiglie non possono provvedere ad un pasto al giorno a base di carne o pesce, ad indumenti nuovi, a libri da leggere o alla possibilita' di fare sport e altre attivita' ricreative. Si tratta- conclude la parlamentare del Pd- di una reale emergenza del nostro paese riportata dall'Unicef in un documento che racconta le condizioni di vita dei bambini nelle economie avanzate".
La mozione - di cui Iori e' seconda firmataria - e' stata firmata da altri 81 deputati, e chiede al Governo di adottare misure concrete e urgenti per l'infanzia e l'adolescenza, come l'istituzione di un fondo nazionale al quale possano accedere gli enti locali nel caso in cui si verifichino casi di indigenza in cui siano coinvolti minori.
Sul tema e' intervenuto anche il Garante per l'infanzia Vincenzo Spadafora, sottolineando che il 7% dei minorenni vive in poverta' assoluta e che questa grave deprivazione materiale riguarda, nel Mezzogiorno, il 70% di coloro che vivono in nuclei familiari con 3 o piu'' minorenni; molte sono le segnalazioni di Enti Locali riguardanti il crescente numero di bambini e bambine che arrivano a scuola la mattina senza aver consumato un pasto adeguato la sera precedente. Diversi problemi rilevanti derivano da questa situazione: oltre ai rischi per la salute fisica connessi alla malnutrizione/denutrizione, anche problematiche correlate all'abbandono scolastico e a diverse forme di dipendenze e devianza sociale; Le conseguenze della poverta' infantile connesse alla scarsa scolarita' si traducono poi in scarso sviluppo delle conoscenze e, quindi, in bassa produttivita', bassa occupazionalita' e quindi maggiori costi sociali e una maggiore domanda di servizi di welfare, con evidenti ricadute sulla spesa pubblica.
(Wel/ Dire)