IL 60 PER CENTO ANTICIPA LO SVEZZAMENTO PER RISPARMIARE
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 12 lug. - Le famiglie italiane curano sempre meno i loro figli. Colpa della crisi economica che impone di risparmiare anche sulle cure dei bambini. Nove famiglie su dieci confermano di sentire del disagio economico (per il 19 per cento molto pesante, per il 71 abbastanza). Il 54 per cento delle famiglie limita i controlli diagnostici e specialistici, mentre il 60 per cento anticipa lo svezzamento per risparmiare. E' la fotografia impietosa scattata da Paido'ss ("del bambino" in greco), l'osservatorio nazionale sulla salute dell'infanzia e dell'adolescenza inaugurato a Milano. Lo studio ha coinvolto 600 pediatri italiani e mille famiglie italiane con genitori dai 20 ai 44 anni. Presidente dell'Osservatorio e' Giuseppe Mele, fino ad oggi a capo della Federaziona italiana medicina pediatrica.
Paido'ss raccoglie esperti delle Asl, delle associazioni di medicina pediatrica, degli ospedali, dell'universita' Luiss: l'intento e' guardare il mondo dell'infanzia da tutti i punti di vista. Secondo l'ultimo rapporto Unicef, l'Italia è 22esima in una lista di 29 Paesi per la cura e servizi sanitari per l'infanzia.
La crisi delle famiglie. La crisi delle famiglie si aggrava con l'aumento del numero di figli. "Lo spread della famiglia" si accentua nelle regioni del Sud, dove le cure costano di piu' nonostante un livello piu' basso. I bambini in condizioni di poverta' relativa, in Italia, sono 1,8 milioni, 720 mila in poverta' assoluta. Tra i responsabili di questo paradosso certamente c'e' il disinteresse per le politiche dell'infanzia mostrato dalle istituzioni con l'invecchiamento della popolazione. Lo studio di Paido'ss stila una lista di beni primari per l'infanzia percepiti come "di lusso" dalle famiglie italiane. Il 57 per cento di mamme e papa' dicono che i pannolini sono troppo cari, il 37 per cento rischia di andare fuori budget per impiantare ai figli un apparecchio odontoiatrico, il 25 per cento per comprare degli occhiali nuovi e il 21 per cento per scarpe e plantari. I canali di acquisto restano ancora tradizionali: un quarto delle famiglie acquista in rete per risparmiare e il 5,7 in gruppo. Ma secondo Paido'ss e' solo questione di tempo.
I numeri dei pediatri e delle malattie dell'infanzia. Le situazioni igienico-sanitarie in cui vivono i i minori in età pediatrica sono peggiorate: lo dice un pediatra su dieci. L'8 per cento del campione teme in una diminuzione delle vaccinazioni. Oltre alle spese, tra le cause ci sono anche delle campagne condotte in particolare modo dai forum in rete.
Fanalino di coda per numero di vaccinazioni sono Campania e Calabria, regioni - sottolinea Giuseppe Mele - che sono al limite del numero minimo. La stessa percentuale di medici specialisti osserva anche un taglio delle forniture dei farmaci per le malattie rare, ripercussioni sulle malattie infettive (notate dal 7 per cento) e un maggiore sviluppo di disturbi psichiatrici (secondo il 4 per cento). Male anche l'uso dei farmaci: nel 75 per cento dei casi, infatti, i medicinali non sono stati testati sui bambini e molti di essi, afferma la ricerca, sono usati con dosaggi sbagliati. Ai bambini mancano anche gli spazi di cura: il 30 per cento di loro, infatti, si trova ospedalizzato in reparti non pediatrici.
Obesita' e disabilita'. Secondo l'indagine 2010 di Okkio alla Salute, rilanciata da Paido'ss, un bambino italiano su sei ha problemi di alimentazione: il 21,5 per cento del totale e' sovrappeso, il 9,3 per cento e' obeso.
E l'Italia ha il primato negativo per numero di ore di attivita' fisica giornaliera dei minori: elemento che lascia prevedere un costante aumento. Una fetta tra il 16 e il 20 per cento dei bambini disabili in eta' pediatrica ha problemi comportamentali e neuropsichiatrici che richiede un'assistenza continua del servizio sanitario nazionale.
(Wel/ Dire)