GARANTE INFANZIA: IN ARRIVO 400 MLN AL SUD? BENE, MA DEFINIRE PRIORITÀ
"VA CAPITO MEGLIO IN CHE MODO ANDRANNO UTILIZZATI, COME I COMUNI POTRANNO ACCEDERE"
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 12 lug. - I fondi derivanti dal Programma nazionale del Piano Azione Coesione (Pac) sono importanti, ma e' fondamentale stabilire delle priorita' su cui focalizzare attenzione e risorse. E' quanto ha affermato il Garante per l'Infanzia, Vincenzo Spadafora, a margine della presentazione del programma tenutasi al ministero dell'Interno."E' un fatto importante che ci siano 400 milioni provenienti dalla coesione sociale per l'Infanzia- ha affermato Spadafora -. Importante anche l'esistenza di un primo riparto di 120 milioni, ma va capito meglio in che modo andranno utilizzati, in che modo i comuni potranno accedere.E' necessaria una cabina di regia a livello governativo tra tutti i fondi che vengono spesi per l'infanzia perche' e' importante capire in base a quali priorita' vengono destinati".Il garante non nasconde le perplessita' riguardo la mancanza di dettagli proprio sulle modalita' di impiego dei fondi. "E' importante sapere che per gli asili nido ci saranno risorse- ha aggiunto Spadafora -, ma l'Italia e'anche un paese che ha delle emergenze continue e quindi se ci sono delle risorse sarebbe bello sedersi intorno ad un tavolo e decidere con tutti i dipartimenti interessati quali siano le vere priorita'".
Un vuoto di informazioni non da poco, che rende inutili anche le stime sull'effettiva copertura dei bisogni delle regioni coinvolte (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia). "E' sufficiente il fondo stanziato? Bisogna vedere per fare cosa - ha aggiunto Spadafora -. Non ho ancora capito se i fondi serviranno per ristrutturare asili nido, per crearne di nuovi, per finanziare l'attivita'. Non appena vedremo meglio il programma ne valuteremo l';impatto".
Insoddisfazione del Garante evidente anche sul tema deleghe sociali. "In queste ore il discorso delle deleghe mi sembra abbastanza complicato-ha detto Spadafora -. Il dipartimento alla famiglia e' rimasto nelle deleghe del presidente del Consiglio, ma mi sembra una cosa molto anomala e speriamo che sia un fatto momentaneo".
Fonte: redattore sociale (Wel/ Dire)
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