(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 5 lug. - Sullo Jugendamt, l'ente tedesco per la tutela dei minori, sono state formulate "centinaia di interrogazioni a Parlamenti di diversi paesi", che "hanno fornito sempre le stesse risposte", riassunte nel blog di Marinella Colombo http://jugendamt0.blogspot.it/2013/05/centinaia-di-interrogazioni. html), una madre italiana che non vede i suoi due figli, Leonardo e Nicolo' da quando si e' separata dal marito tedesco.
Ecco cosa dicono i differenti Paesi: "I politici tedeschi: 'Si tratta di uno spiacevole caso singolo'; i politici francesi: 'Si tratta di casi purtroppo molto dolorosi, ma bisogna avere pazienza e usare la diplomazia'; i politici italiani: 'Siamo a conoscenza del problema, ma non possiamo metterci contro la Germania, ci sono in gioco troppi interessi economici'; i politici europei: 'Voi avete ragione, ma noi non possiamo interferire con la magistratura'; i giuristi: 'umanamente La capisco, ma la Legge'".
A questi diversi commenti, "il cui comun denominatore e' la scelta di non agire e lasciare da solo il cittadino che credeva di vivere in Europa anziche' in un protettorato tedesco- prosegue la donna- possiamo rispondere, dall'Italia, dalla Francia, dalla Spagna, dalla Polonia, univocamente cosi': Ai tedeschi 'gli spiacevoli casi singoli sono centinaia di migliaia'; ai francesi: 'Con la pazienza e la diplomazia, cioe' lasciando fare ai tedeschi, i bambini diventano ragazzi e i ragazzi adulti e cosi' il problema si risolve da solo'; agli italiani: 'Sembra che le vite dei propri concittadini minorenni valgano meno delle fabbriche; lasciando pero' che i piccoli italiani germanizzati restino in Germania a pagare le pensioni di un popolo che invecchia sempre piu', sono gli italiani a creare la ricchezza della Germania'. Agli europei: 'Il Parlamento europeo elabora regolamenti e trattati e chiede che vengano firmati da tutti gli Stati dell'Unione. In questo modo fornisce alla Germania lo strumento giuridico per rubare i bambini bi-nazionali e poi dice ai genitori depredati che i giudici sono indipendenti!'. Infine, ai giuristi: "La legge e' espressione della societa' che l'ha elaborata; una legge che e' in contrasto con i principi morali e che, con la sua applicazione, genera ingiustizia, e' divenuta altro da se' e dovrebbe usare un altro nome per definirsi".
Un'ultima osservazione riguarda "l'indipendenza dei giudici tedeschi", conclude Colombo.
(Wel/ Dire)