(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 5 lug. - Sulla rivista scientifica 'The Journal of Neuroscience' e' stato da poco pubblicato uno studio canadese rivolto ad investigare gli effetti che si possono manifestare sul cervello di bambini e adolescenti la cui madre ha consumato bevande alcoliche in gravidanza, una problematica nota come disturbo dello spettro fetale alcolico (Fasd).
La ricerca si basa su uno studio longitudinale con risonanza magnetica e tecnica di tensore di diffusione (Dti) per evidenziare le alterazioni nella traiettoria dello sviluppo cerebrale in ragazzi con diagnosi di Fasd. Sono stati reclutati 17 ragazzi con Fasd e 27 soggetti di controllo di eta' compresa tra i 5 e 15 anni. Ciascun soggetto e' stato sottoposto a 2 o 3 scansioni di rm in un arco di tempo compreso tra i 2 e i 4 anni (92 scansioni totali).
L'analisi Dti ha permesso di misurare, per ciascun soggetto, l'indice di anisotropia frazionaria (fa) e la diffusivita' media (md) come parametri di integrita' microstrutturale della sostanza bianca cerebrale. In entrambi i gruppi si e' evidenziato un aumento di fa e una riduzione di md, in modo conforme alla maturazione delle fibre cerebrali, con l'avanzare dell'eta'.
Tuttavia, la ricerca statistica per variabili come eta' e gruppo di appartenenza mostra un effetto di interazione in 3 specifici fasci di fibra: il fascicolo longitudinale superiore, il fascicolo fronto-occipitale inferiore e superiore. In questi fasci di associazione del lobo frontale, i ragazzi con Fasd mostrano una maggiore riduzione di md tra le scansioni, un indice che correla con un'alterata progressione delle capacita' di lettura e di vocabolario.
Nei soggetti con Fasd le misure longitudinali volumetriche del cervello hanno inoltre dimostrato una riduzione totale del volume cerebrale, della corteccia cerebrale grigia, bianca e dei nuclei profondi cosi' come uno scarso significativo aumento del volume all'aumentare dell'eta'. Mediante la tecnica Dti e' stato quindi possibile evidenziare nei ragazzi con Fasd uno sviluppo ritardato ed alterato della sostanza bianca cerebrale in un periodo vulnerabile come l'eta' adolescenziale, che potrebbe predisporre tali ragazzi allo sviluppo di deficit cognitivi e comportamentali, anche permanenti, nell'eta' adulta.
Fonte: droga news (Wel/ Dire)