L'EMOZIONE NON HA VOCE ONLUS PARLA DI IPPOTERAPIA CON ANPET E ASL RMF
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 28 giu. - "L'Italia non mantiene il passo degli altri paesi europei in termini di cura dei soggetti autistici nel passaggio alla fase adulta della loro vita. Al termine del percorso scolastico questi ragazzi sono abbandonati a loro stessi e i genitori, in primis, devono trovare il modo di impegnarli costruttivamente, facendoli sentire utili e uguali a tutti gli altri". È lo sfogo di Cristina, la mamma di Federico, un diciannovenne autistico coinvolto nei diversi progetti offerti dall'associazione 'L'Emozione non ha voce Onlus'.
La donna e' intervenuta durante la prima puntata della iWebTv dell'associazione, nata per aiutare i genitori di soggetti autistici, con lo scopo di fornire informazioni "corrette e meno emotive possibili", ha spiegato il presidente della Onlus Corrado Sessa.
Alla trasmissione interattiva, andata in onda il 21 giugno scorso sull'ippoterapia, hanno partecipato Stefano Saripa, psichiatra e psicoterapeuta dell'Asl Roma F (RMF), nonche' responsabile per il Dsm dei progetti di riabilitazione equestre, e Federica Bochicchio, esponente dell'associazione Anpet.
"Esiste un ponte logico che mette in relazione i disturbi psicotici con quelli autistici. La difficolta' di interagire con le altre persone caratterizza sia l'autismo che la patologia schizofrenica, e lo stesso vale per le funzioni esecutive e le capacita' di memoria. L'uso del cavallo in psichiatria- ha spiegato Seripa- ha una lunga storia, spesso legata a un concetto ludico e ricreativo, sganciato dagli aspetti scientifici. Nella nostra Asl, invece, abbiamo lavorato sulle tre aree della condizione sociale, delle funzioni esecutive e delle capacita' metacognitive che caratterizzano la condizione psicotica, e abbiamo visto- ha precisato lo psicoterapeuta- che effettuando degli interventi precoci su queste disfunzione si migliora la qualita' di vita delle persone in trattamento".
La Federazione italiana sport equestri (Fise) ha strutturato con l'Istituto superiore di Sanita' diversi progetti, come Ippogrifo, rivolti a soggetti autistici molto giovani.
"Naturalmente- ha precisato- la riabilitazione equestre deve essere inserita all'interno di un progetto complessivo del paziente, altrimenti non avrebbe alcun significato".
La Asl RMF e' anche sede di un osservatorio epidemiologico specifico sull'autismo, il cui scopo e' monitorare il fenomeno e valutare come cambia la diagnosi nel tempo, capire cosa avviene ai giovani quando passano dall'infanzia all'eta' adulta e che risorse riescono ad aquisire dai servizi sanitari. Si tratta di un'istituzione nata da 2 o 3 anni.
Per gli autistici il cavallo e' "la figura migliore a stimolare la funzione metacognitiva. In questa riabilitazione- ha proseguito Seripa- devono operare insieme piu' figure: il tecnico, lo psicologo e il conduttore dell'animale. Oggi assistiamo anche al tentativo di formalizzare questo lavoro attraverso delle proposte di legge volte a strutturare una cornice di riferimento e a suggerire una corretta tipologia di intervento".
I soggetti autistici in trattamento presso l'Istituto di Ortofonologia sono infatti inseriti in un "progetto terapeutico completo- ha chiarito Federica Bochicchio- che prevede ad esempio la terapia domiciliare, di gruppo in Istituto, la psicoterapia in acqua, la Pet therapy e la terapia assistita dai cavalli. Non si arriva subito all'ippoterapia, i minori devono essere prima preparati ad entrare in contatto con gli animali piu' piccoli (gatti, cani, caprette) e poi, dagli 8 ai 10 anni, passare al cavallo. Un animale che ha una gestione molto diversa dagli altri essendo piu' grande, piu' potente e da dominare. La cavalcata- ha aggiunto l'esperta- presuppone un'altra dinamica interna nella relazione tra persone ed animale".
In questa terapia c'e' una prima fase definita 'la cura', "ovvero di pulizia del box del cavallo, segue la pulizia dell'animale con la 'coccoloterapia' (strigliatura, pulizia, lavaggio). Infine- ha sottolineato Bochicchio- la 'passeggiata' e 'montare a cavallo', dove i ragazzi devono imparare ad ascoltare, stando sopra l'animale, le richieste dell'istruttore e dell'operatore".
Il prossimo appuntamento dell'iWebTv e' il 5 luglio e sara' incentrata sull'importanza della diagnosi precoce nell'autismo. Per partecipare in tempo reale e' possibile chiamare al numero di telefono 06-45499567. E' possibile, infine, guardare le puntate precedenti su http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=B3OYUhp3aj4 (Wel/ Dire)