DIFFUSA IN FASCIA ETÀ 0-6 ANNI, COLPISCE SOPRATTUTTO LE BAMBINE
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 21 giu. - Terre des Hommes e Schesir insieme per lottare contro l'infanticidio in India. In dieci anni (dal 2001 al 2011) sono scomparsi quasi tre milioni di bambine, uno in piu' rispetto ai bambini maschi, e adesso ci sono 48 bambine in meno ogni 1.000 bambini maschi rispetto al 1981.
Queste le ultime stime del servizio di statistica del governo indiano che, nell'ambito di un progressivo calo della popolazione infantile, evidenziano un chiaro squilibrio nel rapporto tra maschi e femmine alla nascita. Lo scompenso e' piu' grave nella fascia d'eta' dai 0 ai 6 anni, e cio' e' un evidente segno che la pratica dell'infanticidio del neonato o del feto femmina e' ancora una realta' in questo paese.
Per fermare questo terribile fenomeno Terre des Hommes porta avanti dal 1998 un intervento per salvare le bambine dall'infanticidio nel Tamil Nadu attraverso il suo partner locale Terre des Hommes Core Trust, grazie a fondi privati e adesso attraverso il contributo del gruppo Agras Delic, che ha aderito alla campagna "Indifesa" devolvendo il 2% del ricavato delle vendite in Italia di tutti i suoi prodotti a marchio Schesir del mese di febbraio.
"Vogliamo arrivare a produrre un cambiamento culturale e comportamentale che riduca questa pratica orribile"- dichiara Paolo Ferrara, responsabile Comunicazione di Terre des Hommes.
"Nei 15 anni di attivita' del progetto- continua- nel distretto di Salem abbiamo avuto ottimi risultati: sono state identificate e visitate 6.368 donne incinte a rischio; 1.259 sono i bambini salvati (1.175 femmine; 84 maschi); di questi, solo 402 sono stati dati in adozione (393 femmine; 9 maschi) perche' abbiamo sostenuto le famiglie in maggiori difficolta' per la scolarizzazione dei figli, l'assistenza sanitaria, la fornitura di generi alimentari e piccoli finanziamenti per l'avvio di semplici attivita' che producessero un guadagno. Con il contributo di Agras Delic- conclude Paola Ferrara- sara' possibile finanziare le attivita' di monitoraggio delle famiglie a rischio e permettere alle bambine salvate di continuare a studiare e ricevere una formazione professionale che le avvii al lavoro e consenta loro di rendersi indipendenti".
(Wel/ Dire)