(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 14 giu. - "Il numero di bambini uccisi o feriti a causa del conflitto in corso in Afghanistan e' aumentato del 27% nei primi quattro mesi del 2013 rispetto allo stesso periodo nel 2012. Dal 1° gennaio al 30 aprile di quest'anno, sono state registrate, tra i bambini, 414 vittime legate al conflitto, rispetto alle 327 registrate nello stesso periodo dello scorso anno. Tale forte aumento nei primi mesi dell'anno desta seria preoccupazione". Cosi' l'Unicef, nel Rapporto sui bambini e i conflitti armati, presentato questa settimana dal Segretario generale delle Nazioni Unite.
"In Afghanistan- osserva il rapporto- nel 2012, sono state registrate, tra i bambini, 1.304 vittime, causate da azioni di tutte le parti in conflitto. Queste morti sono inaccettabili e l'aumento di vittime tra i minori nei primi mesi del 2013 e' molto preoccupante. La maggior parte delle morti di bambini legate al conflitto negli ultimi due anni sono dovute ad attacchi effettuati con ordigni esplosivi improvvisati, compresi gli attacchi suicidi, iniziati da gruppi armati di opposizione".
"Proprio la scorsa settimana, il 3 giugno, un attacco suicida nei pressi di una scuola nella provincia di Paktia ha causato la morte di dieci bambini e il ferimento di altre sette. Il giorno seguente, nella provincia di Farah, un padre e i suoi tre figli sono stati uccisi mentre erano in macchina a seguito di un attacco lungo la strada. Qualche giorno dopo, il 6 giugno, un attacco aereo da parte delle forze militari internazionali nella provincia di Kunar ha ucciso tre bambini e ne ha feriti altri sette. Questi tragici incidenti- ricorda l'Unicef- e molti altri che non vengono denunciati, servono da critici promemoria sul devastante impatto che il conflitto in corso in Afghanistan ha sui bambini e sulla urgente necessita' che sia portato rapidamente a termine".
"L'Unicef rinnova l'invito a tutte le parti in conflitto a impegnarsi maggiormente per garantire che la vita dei bambini, delle donne e degli altri civili sia protetta in ogni momento, in conformita' con il diritto internazionale umanitario. Cio' include cambiare gli schemi di coinvolgimento che mette i bambini in prima linea e a rischio di morte e di ferimenti. L'Unicef esorta tutti i gruppi armati di opposizione a rispettare il divieto di utilizzare tattiche indiscriminate che non riescono a distinguere tra civili e combattenti, tra cui gli attacchi suicidi e il collocamento di ordigni esplosivi improvvisati nelle aree pubbliche dove i bambini e altri civili rischiano di essere presenti. L'Unicef- conclude il rapporto- esorta le forze militari internazionali e il governo dell'Afghanistan a proseguire nella revisione delle tattiche e delle procedure relative alle operazioni militari, in particolare le operazioni aeree, per evitare vittime civili, soprattutto i bambini". (Wel/ Dire)